Enciclopedia

Callìmaco di Cirène (circa 310-240 a. C.) Poeta greco, nato nella colonia di Cirene sulla costa africana, fu il più illustre esponente della poesia dotta alessandrina. Chiamato da Tolomeo Filadelfo tra il 280 e il 270 a. C., ruotò nell'ambito della sua corte, quindi svolse incarichi nella biblioteca di Alessandria e nel museo. All'epica omerica del poema tradizionale greco oppose l'epillio (diminutivo di epos), un ridotto poema epico pieno di vivacità, di stile ricercato e a carattere erudito (Ecale, epillio in esametri che prende il nome da Zeus Ecaleo). Poco è sopravvissuto della sua opera poetica (800 opere secondo alcuni), solo gli Epigrammi e gli Inni ci sono giunti completi, il resto è costituito da pochi frammenti. Celebre è la sua elegia Chioma di Berenice (245 a. C. ca.), della quale Catullo e Foscolo hanno effettuato la traduzione; tra le altre opere, sessanta epigrammi, 1.000 giambi, sei inni (uno in distici elegiaci e cinque in esametri). La fama di Callimaco fu immensa presso gli scrittori romani di elegie (i cosiddetti neòteroi) e presso gli scrittori greci delle epoche successive. 


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