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AIDS Sigla di Acquired Immune Deficiency Syndrome (sindrome da immunodeficienza acquisita), malattia di tipo virale di recente scoperta (1981). Si presenta con infezioni frequenti, gravi anche se causate da agenti non particolarmente patogeni per individui sani. Il quadro clinico contempla linfoadenopatia, febbre, calo di peso. La causa è da attribuirsi al virus HIV che, gradatamente, provoca la distruzione degli anticorpi, predisponendo così l'organismo a infezioni e tumori del sistema linfatico (più precisamente penetra in particolari globuli bianchi - i linfociti T - che sono responsabili dei fenomeni di immunità cellulare, e li distrugge). L'infezione da virus si trasmette tramite sangue, sperma e secreto vaginale. Si suppone che il ceppo del virus sia di origine centroafricana. I soggetti più a rischio sono considerati gli omosessuali e i tossicodipendenti. Nel 1998 le persone infette, sieropositivi compresi, erano circa trenta milioni, con sei contagi al minuto e quattro decessi al minuto. La zona più colpita era l'Africa subsahariana con il 70% degli infetti del mondo. Nel 1998 in Italia si avevano 14.000 malati, 76.000 sieropositivi (contro gli 890.000 negli USA), con un'età media di circa 32 anni. La malattia, se giunge nella fase conclamata, conduce alla morte in quanto non è ancora stata individuata una cura che ne determini la guarigione. Negli ultimi anni si è avuta una riduzione della mortalità (in Italia dal 55% del 1995 al 13% del 1998). 


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