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Donatèllo (Firenze 1386-1466) Soprannome di Donato di Niccolò Betto Bardi. Scultore, fu aiuto di Ghiberti nella seconda porta del battistero fiorentino; grazie a Brunelleschi si avvicinò al mondo dell'antichità classica e imparò il concetto della prospettiva lineare e del rapporto forma-spazio. Dal 1407 al 1443 lavorò a Firenze, tranne la parentesi di un viaggio a Roma nel 1433; dal 1443 al 1453 lavorò a Padova dove era stato chiamato per il monumento equestre del Gattamelata. Nel 1454 tornò a Firenze. La sua ultima attività si svolse a Firenze e a Siena. La struttura plastica e lineare, la tensione dinamica e l'impostazione prospettica delle sue sculture in marmo, bronzo, terracotta e il pittoricismo illusionistico vibrante, ebbero grande risonanza nella cultura e nella pittura italiane del 1300. Tra le sue opere, San Giovanni Evangelista (1413-1415, Firenze, Museo dell'Opera del duomo), San Giorgio (1416-1420, Firenze, Museo Nazionale del Bargello), David (Firenze, Museo Nazionale del Bargello), Banchetto di Erode (1423-1427, Siena, fonte del battistero), Madonna col Bambino (1446-1450, Padova, basilica di Sant'Antonio), Crocifisso (1444-1446, Padova, basilica di Sant'Antonio), la Cantoria del Duomo di Firenze (1433-1439, Firenze, Museo dell'Opera del duomo), la 2statua equestre del Gattamelata (1447-1453, Padova, piazza del Santo), Deposizione (rilievo in pietra, 1448, Padova, basilica di Sant'Antonio), Compianto sul Cristo morto (1460-1466, Firenze, formella del pulpito di San Lorenzo), Maddalena in legno (Firenze, Museo dell'Opera del duomo). 


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