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Èfeso Antica città della Lidia, un tempo sul mare Egeo (oggi è a 8 km ca.), alla foce del fiume Caistro. Fondata dalle Amazzoni (o da Androclo), fu il punto più importante per la venerazione della dea Cibele. I greci la colonizzarono nell'XI sec. a. C. Fu poi conquistata da Creso (560 a. C.) e in seguito dai persiani di Dario. Dopo la morte di Alessandro Magno fu retta prima da Lisimaco e poi contesa fra Seleucidi e Tolomei. Passata definitivamente a Roma nel 133 a. C., conobbe un periodo di notevole splendore. Dopo la scissione dell'impero fu spesso oggetto di scorrerie dei turchi che la conquistarono definitivamente nel 1308. Notevoli i reperti greci, ellenistico-romani e bizantini. 
Concili di Efeso 
Il terzo concilio ecumenico si tenne a Efeso nel 431 e portò alla condanna del nestorianesimo, dottrina che attribuiva due nature a Cristo. 
Nel 449 Teodosio II convocò un concilio per discutere del monofisismo, riconosciuto ortodosso. Papa Leone I l'annullò (latrocinio di Efeso) e condannò il monofisismo a Calcedonia (451). 


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