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Etiòpia Repubblica dell'Africa orientale. Confina a nord e a ovest con il Sudan, a sud con il Kenia, a sud-est con la Somalia, a est col Gibuti e con il mar Rosso. 
Il territorio è costituito da due altopiani (l'acrocoro Etiopico a nord-ovest e l'Altopiano somalo, a sud-est) separati dalla Fossa Galla, che fa parte del grande sistema di fratture dell'Africa orientale. L'altitudine media dell'altopiano etiopico è di circa 2.300 m, ma sono numerose le cime molto più alte: il Ras Dascian (4.620 m), l'Abuna Josef (4.190 m) il Guna (4.231 m) e il monte Mangestu (4.100 m). 
L'Altopiano somalo raggiunge le maggiori altezze (Encuolò, 4.340 m) sul ciglione che incombe sulla Fossa Galla, per poi abbassarsi gradatamente verso la regione somala. 
Nella parte centrosettentrionale del paese, tra le pendici dell'acrocoro e il mar Rosso, si estende il deserto della Dancalia (100.000 km2), che scende anche a 116 m sotto il livello del mare. 
L'Etiopia è molto ricca di fiumi e di laghi, tra i più importanti dell'Africa orientale. Inoltre i maggiori corsi d'acqua sono navigabili, anche se solo per brevi tratti, e sono ampiamente sfruttati come potenziale idroelettrico. 
Il principale fiume dell'altopiano etiopico è il Nilo Azzurro (o Abay), emissario del lago Tana a 1.830 m di altitudine, che costeggia i monti Ciokkè, prima di entrare in territorio sudanese e confluire nel Nilo Bianco. 
Nell'altopiano scorrono l'Omo, immissario del lago Turkana (o Rodolfo), il canale Doria (o Genale), il Daua Parma (Dawa), il Giuba e l'Uebi Scebeli. 
La Fossa Galla è percorsa dal fiume Awasc, che nasce a ovest di Addis Abeba, attraversa la Dancalia e sfocia nel lago Abbè. Il maggiore lago è il Tana, nel cuore dell'acrocoro. 
Il clima è di tipo tropicale, anche se fortemente influenzato dall'altitudine, che determina le temperature e le precipitazioni. Le zone più calde sono quelle pianeggianti, ove si raggiungono anche i 50 gradi centigradi. 
Addis Abeba (2.500 m di altitudine) è il centro politico ed economico del paese e ospita un terzo della popolazione dell'Etiopia. 
L'agricoltura è la principale attività economica, anche se spesso viene compromessa dalle gravi siccità: nelle zone più basse prevalgono le coltivazioni di tabacco, mais e cotone, mentre salendo in altitudine si hanno coltivazioni di legumi, caffè e ortaggi. In particolare il caffè cresce anche spontaneamente in alcune zone dell'acrocoro. Da ricordare anche le piantagioni di canna da zucchero e di cotone. Le zone più elevate sono dedicate all'allevamento di caprini, ovini, cammelli e bovini, che alimentano l'esportazione di pelli. 
Lo sfruttamento forestale è limitato a esigue porzioni di territorio, ma se ne ricavano cospicue quantità di legname pregiato ed essenze di elevato valore commerciale. 
Le risorse minerarie risiedono nei giacimenti di platino, oro, ferro, rame, zinco e piombo; inoltre si ricava sale marino nella zona della Dancalia. Non ancora sfruttati sono diversi giacimenti di petrolio e di gas naturale, di cui non si conosce l'esatta consistenza. 
La potenzialità idrica è enorme (impianto idroelettrico sul fiume Awasc), e sono in corso dei progetti per un razionale sfruttamento delle acque del Nilo. 
Le industrie sono legate ai prodotti agricoli e alla lavorazione del cuoio. Limitatissima l'industria dell'acciaio, le raffinerie e i cementifici, presenti solo presso la città di Ad Akai. 
STORIA Dal I al IX sec. d. C., si sviluppa nel paese il regno di Aksoum, il cui capo porta il titolo di re dei re (negus), che estende il proprio dominio fino al Nilo Blu; il regno viene cristianizzato dalla chiesa egiziana (copta) e conosce il periodo di maggior splendore nel VI sec. Nel X sec. il regno cade sotto i colpi dell'islam. Dal 1140 al 1270 si stabilisce a est del lago Tana una dinastia Zagoué, con capitale Roha (l'attuale Lalibela). Negli anni 1270-1285, Yekouno Amlak tenta di ristabilire il regno di Aksoum sconfiggendo gli Zagouè. Nel XVI sec. i portoghesi scoprono il paese, identificandolo con il regno fantastico del prete Gianni e lo liberano (1543) dalla dominazione musulmana imposta dall'iman Grãn nel 1527. 
Nel XVII-XVIII sec. il paese si chiude ai cristiani occidentali e ai musulmani, viene penetrato dalle popolazioni Galla ed è sottoposto agli scontri dei signori feudali, i ras
Nel periodo dal 1865 al 1868 Theodoros II sconfigge la potenza dei signori e si fa proclamare re dei re. Nel 1885 gli italiani si stabiliscono a Massaua. Nel 1889-1909, Menelik II ras degli Scioa, diventa re dei re, sconfigge gli italiani ad Adua (1896) e fa di Addis Abeba la capitale del paese. Nel 1917, gli europei, padroni delle coste, impongono Tafari come reggente. Nel 1930 Tafari, negus dal 1928, diventa imperatore (Hailé Selassié I). L'anno successivo promuove una costituzione di tipo occidentale. 
Negli anni 1935-1936 la conquista italiana fa dell'Etiopia, con l'Eritrea e la Somalia, l'Africa Orientale Italiana. Le truppe franco inglesi liberano l'Etiopia nel 1941 e riportano il negus sul trono. Nel 1942 l'Eritrea, colonia italiana dal 1890, viene federata all'Etiopia. Dieci anni dopo comincia a svilupparsi nell'Eritrea annessa la ribellione. Ufficiali riformisti rovesciano il negus nel 1974. L'Etiopia si avvia verso un socialismo autoritario. 
Nel 1977 diventa capo dello stato H. M. Menghistu. Egli rafforza i propri legami con l'URSS e Cuba che lo sostengono nel conflitto eritreo e nella lotta contro la Somalia per l'Ogaden. Una nuova costituzione, nel 1987, fa dell'Etiopia una repubblica popolare e democratica, a partito unico (creato nel 1984). Nel 1988 viene firmato un accordo di pace tra l'Etiopia e la Somalia. Nei due anni successivi, la ritirata delle truppe cubane e il disimpegno progressivo dell'URSS indeboliscono il regime, rispetto alla crescita della guerra civile. Nel 1991 Menghistu è costretto a lasciare il potere. 
Meles Zenawi, leader del Fronte democratico rivoluzionario del popolo etiope, viene eletto alla guida dello stato in via provvisoria. Due anni dopo l'Eritrea ottiene l'indipendenza. Una nuova costituzione, varata nel 1994, fa dell'Etiopia uno stato federale (nove regioni, formate su basi etniche). Nel 1995 il Fronte democratico rivoluzionario del popolo etiope vince le prime elezioni pluraliste. Zenawi abbandona la presidenza per diventare primo ministro. Nel giugno del 1998 scoppia il conflitto tra Etiopia ed Eritrea per il controllo delle terre comprese tra i fiumi Tacazzé e Mareb. 
Abitanti-56.680.000 
Superficie-1.097.900 km2 
Densità-51,6 ab./km2 
Capitale-Addis Abeba 
Governo-Repubblica presidenziale 
Moneta-Birr 
Lingua-Amarico, oromo, tigrino, sidama, somalo 
Religione-Cristiana copto monofisita, musulmana sunnita e animista 


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