Enciclopedia

All'ombra delle fanciulle in fiore Romanzo di M. Proust (1918), secondo del ciclo di sette romanzi intitolato Alla ricerca del tempo perduto (La strada di Swann; All'ombra delle fanciulle in fiore; I Guermantes; Sodoma e Gomorra; La prigioniera; Albertine scomparsa; Il tempo ritrovato). È una delle opere più note del ciclo. Deve parte del suo fascino al titolo di grande effetto. Insignito del Premio Goncourt nel 1919, segnò il successo di Proust, che ne ricevette incoraggiamento per la continuazione dell'ampio progetto. È diviso in due parti: Nel giro della signora Swann e Nomi di paese: il paese. Racconta le esperienze giovanili dell'autore. Nella prima parte c'è Swann che dopo il matrimonio con Odette de Crécy compare raramente nell'ambiente dei Guermantes. L'autore vive due esperienze deludenti (la rappresentazione teatrale di Phèdre impersonata dalla celebre attrice Berma e la conoscenza dello scrittore Bergotte da lui profondamente ammirato). In entrambe le situazioni, l'autore scopre che la realtà non corrisponde all'immagine che si era creata nell'attesa. Nella seconda parte, vengono narrate le esperienze dell'autore durante i soggiorni marini a Balbec in Normandia. Nella grande spiaggia alla moda, Marcel conosce il giovane Robert de Saint-Loup, imparentato con i Guermantes, che lo presenta allo zio, il barone di Charlus. Robert diventerà l'amico più caro di Marcel, che è affascinato dalle fanciulle in fiore Andrée, Gisèle, Rosamonde e, soprattutto, da Albertine Simonet. Le tele del pittore Elstir aiuteranno Marcel a comprendere la complessità dei rapporti tra la realtà e la fantasia, tra la Balbec selvaggia dei suoi sogni e a quella affollata della realtà. 


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