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Gènova (Liguria) Città (701.000 ab., CAP 16100, TEL. 010) capoluogo della Liguria e della provincia omonima. Al centro del golfo omonimo, chiusa tra la fascia costiera e le colline, si inserisce nelle valli del Polcevera e del Bisagno. Uno dei principali porti italiani, molto importante nel Mediterraneo, a notevole traffico passeggeri (traghetti e navi da crociera): centro industriale, con imprese che operano nel settore siderurgico, cantieristico, meccanico, chimico, petrolchimico, alimentare, depositi e raffinerie di oli minerali e cementifici. Anche notevoli le attività nel terziario, come armatoriali, finanziarie, amministrative e assicurative. Molti i monumenti medievali di interesse storico: la cattedrale di San Lorenzo (XII-XIV sec.), le chiese romaniche dei Santi Cosma e Damiano, di Santa Maria al Castello, di Santo Stefano, di San Donato, di Santa Maria di Carignano, di Sant'Ambrogio, di Sant'Agostino, il palazzo del Banco di San Giorgio (1260), la torre degli Embriaci (XII sec.), il palazzo Spinola (XV), il palazzo Doria, il palazzo reale, l'università (1670), il teatro Carlo Felice, la caratteristica Lanterna del porto, costruita nel 1139 e ricostruita nella forma attuale nel 1543. Importanti musei quali quello di storia navale, a Villa Doria, d'arte antica, d'arte moderna e di storia naturale.
Storia.
Fondata dai liguri nel VI sec. a. C. fu alleata dei romani durante le guerre puniche, e distrutta dai cartaginesi nel 202 a. C. a opera di Magone, fratello di Annibale. Fu il principale porto della Gallia Cisalpina fin dai tempi di Giulio Cesare, divenendo municipio romano con il nome di Genua; sede di vescovato dal III sec., decadde in età imperiale, subendo successivamente i dominatori bizantini, longobardi e francesi. Il re longobardo Rotari la tolse ai bizantini. Occupata da Berengario II nella guerra greco gotica, ottenenne rilevanti privilegi, divenendo capoluogo del ducato di Liguria e, successivamente, contea, con i franchi. Ottenne possedimenti e concessioni per l'aiuto dato durante la prima crociata nel 1099 alle truppe normanne e di Fiandra. Passata dal governo vescovile a libero comune (XI sec.), divenne repubblica marinara con la caratteristica organizzazione marittima delle Compagnie; ebbe come primo doge Simon Boccanegra. La sua storia è caratterizzata all'interno dalle contese nobiliari, all'esterno dalla rivalità con Pisa e Venezia, le due repubbliche marinare antagoniste. La vittoria della Meloria, nel 1284, concluse il conflitto con Pisa, che era iniziato nel 1060: ottenne la Corsica, l'Elba e alcune terre in Sardegna. La vittoria di Curzola, nel 1298, segnata invece sui veneziani, permise di ottenere a Genova l'incontrastato dominio nel mar Tirreno, anche se Venezia non ne venne scalfita in potenza: successivi trattati di pace, dei quali l'ultimo risale al 1381, lasciarono libere le forze in campo. Possesso degli Sforza, poi dei francesi, riconquistò l'autonomia, pur nell'ambito spagnolo, con il governo aristocratico di Andrea Doria (1528). Occupata dagli austriaci (1746) se ne liberò con un moto popolare. Nel 1768 cedette la Corsica alla Francia. Repubblica democratica napoleonica dal 1797, fu annessa all'impero francese nel 1805 e, nel 1815, al Piemonte. 
Provincia di Genova 
(970.000 ab., 1.834 km2) affacciata sul golfo omonimo, comprende il tratto del versante dell'Appennino Ligure e parte del versante padano (valli del fiume Scrivia e Trebbia). Le principali risorse economiche sono legate alle industrie di Genova, al turismo e alla floricoltura. Centri principali sono Chiavari, Rapallo e Sestri Levante. 
Golfo di Genova 
Insenatura del mar Ligure, tra la città di La Spezia e Capo Mele. 


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