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Gùbbio Comune dell'Umbria (32.000 ab., CAP 06024, TEL. 075) in provincia di Perugia, situato a 522 m di altitudine sulle pendici del monte Ingino. L'economia si basa prevalentemente sull'agricoltura: cereali, viti, olive e ortaggi. Industrie alimentari, tipografiche, ceramiche, meccaniche, delle calzature e abbigliamento sono le principali risorse economiche. Importante è l'artigianato della ceramica e del ferro battuto. Centro turistico frequentato per la ricchezza dei monumenti e per l'aspetto medievale che la città ha conservato nei secoli. Sede vescovile e della pinacoteca che raccoglie dipinti dal XIV al XVI sec. (Madonna col bambino-Madonna della misericordia e altri importanti oggetti in oro e ceramica). Già municipio romano (Iguvium), ebbe alterni governi guelfi e ghibellini; divenne stabilmente guelfa nel XIII sec. Passata alla chiesa nel 1354, divenne libero comune nel ducato di Urbino dal 1384 sotto Antonio di Montefeltro, rimanendovi fino al 1631 quando a causa dell'estinzione dei Della Rovere succeduti ai Montefeltro (1508), passò di nuovo allo Stato pontificio. La città conserva ancora un centro storico medievale di grande interesse ed è ricca di monumenti tra cui il duomo del XIII sec., la chiesa di San Francesco (XIII sec.), la chiesa di San Domenico (XIV sec.), il palazzo del Bargello (XIII sec.), il palazzo dei Consoli (XIV sec.), il palazzo Pretorio (XIV sec.), il palazzo Ducale (XV sec.) con lo splendido cortile d'onore opera di Francesco di Giorgio. Vi si trovano resti archeologici come il teatro che risale alla metà del I sec. d. C. e il mausoleo di Pomponio Grecino. Nel XV sec. vi fiorì, per opera di Giorgio da Gubbio e della sua famiglia, l'arte della maiolica. 


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