Enciclopedia

Lèpido, Màrco Emìlio (90-12 a. C.) Triumviro romano figlio di M. Emilio, console nel 78 a. C. Si unì a Cesare nel 49 a. C. per vendicare la morte del padre avvenuta nel 77 a. C. (in seguito alla lotta intrapresa contro l'oligarchia senatoria restaurata da Silla), determinando la nomina a dittatore di Cesare. Nell'anno successivo ebbe la nomina di imperium militiae in Spagna e nel 47, acclamato imperator ebbe gli onori del trionfo. Assistette quasi sicuramente all'assassinio di Cesare (44 a. C.) e con la sua legione appoggiò Marco Antonio contro i congiurati, divenendo pontefice massimo al posto di Cesare. Fece parte del secondo triunvirato, con M. Antonio e Ottaviano; ebbe il governo dell'Italia, della Spagna e di una parte della Gallia. Fu console nel 42; aiutò con sette delle sue legioni Antonio e Ottaviano che combattevano contro Bruto e Cassio. Dopo la battaglia di Nauloco si contrappose a Ottaviano ma, sconfitto, fu espulso dal triunvirato (36 a. C.); conservò però la carica di pontefice massimo, con la quale si ritirò a vita privata godendo di molta fortuna e di grandi proprietà terriere. Morì nel 12 a. C. 
Lepido, Marco Emilio 
(?-77 a. C.) Uomo politico romano. Al termine del proprio consolato, tentò nel 78 a. C. di protrarre illecitamente il mandato, ma fu costretto a fuggire in Etruria. Dopo un nuovo tentativo di impadronirsi del potere, fu duramente sconfitto e morì in Sardegna nell'anno successivo. 


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