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Angola Situata nel continente Africano, si affaccia sull'oceano Atlantico, con una fascia costiera che si estende tra le foci del Congo a nord e del Cunene a sud. Confina inoltre a nord con lo Zaire, a est con lo Zambia e a sud con la Namibia. La parte centrale del paese è occupata dall'altopiano del Biè, di altezza non superiore ai 500 m. L'altopiano è delimitato da alcune formazioni montuose (2. 620 m del Monte Moco, 2.490 m della Serra da Neve). L'altopiano ha caratteristiche miste (savana, foresta e pascoli). 
Lungo la costa atlantica scorre una pianura che si restringe da nord a sud, fino a diventare di poche decine di km. L'interno è ricco di corsi d'acqua come il Cuanza e il Cunene che sfociano direttamente nell'Atlantico, mentre altri sono affluenti di grossi fiumi (il Cuando dello Zambesi e il Cuango del Congo). 
Il clima è estremamente variabile; si passa da quello equatoriale a quello tropicale (umido al nord e secco al sud), da quello temperato nella pianura a quello arido e desertico in alcune zone. 
La capitale è Luanda, (1.192.000 ab.), antico porto sulla costa atlantica. Altre città sono Huambo (62.000 ab.), Lubito, Berguela, Lubango e Malanje. La popolazione è composta prevalentemente da neri bantu e da comunità nomadi boscimani sul litorale meridionale. Il paese rimane povero nonostante sia ricco di risorse naturali. L'economia si basa sullo sfruttamento dei giacimenti di diamanti, di minerali di ferro, fosfati, rame, oro e soprattutto petrolio. L'agricoltura resta la risorsa nella quale è impiegata la maggior parte della popolazione, con prodotti destinati all'industria e all'esportazione, quali il caffè, il cotone, le banane, l'olio di palma, il tabacco e la canna da zucchero. Produce inoltre manioca, mais, miglio e ortaggi. Nel sud è diffuso l'allevamento, in particolare bovino. Lungo la costa è ampiamente praticata la pesca. 
STORIA Popolata fin dal neolitico, la regione è occupata nel primo millennio a. C. dalla popolazione bantu che ancor oggi rappresenta la maggioranza. Nel XV sec. riceve il suo nome dalla dinastia Ngola (regno Ndongo). 
La scoperta del paese da parte di Diogo Cão avvia l'occupazione portoghese (1484). Dal 1580 al 1625, i portoghesi lottano contro il regno Ndongo. La tratta degli schiavi diventa la prima attività del paese. Negli anni 1877-1879, Serpa Pinto esplora l'interno. Nel 1955 l'Angola acquista lo status di provincia portoghese. 
L'insurrezione di Luanda (1961), inaugura la guerra di indipendenza, ma il movimento nazionalista è diviso. Nel 1975 viene proclamata l'indipendenza; scoppia la guerra civile. Il Movimento popolare di liberazione dell'Angola (MPLA) di Agostinho Neto s'impone grazie all'aiuto di Cuba, senza vincere completamente la ribellione, sostenuta dall'Africa del Sud. Alla morte di Neto nel 1979, gli succede alla guida dello stato Dos Santos. 
Nel 1988 un accordo tra l'Angola e l'Africa del Sud e Cuba, stabilisce un cessate il fuoco nel nord della Namibia e nel sud dell'Angola. L'accordo è seguito dalla ritirata delle truppe sudafricane e cubane (1989-1991). 
Nel 1991 viene instaurato il multipartitismo. Dos Santos firma un accordo di pace con l'UNITA. L'anno successivo si tengono le prime elezioni legislative presidenziali libere, vinte dal MPLA al potere. Ma il rifiuto dell'UNITA di accettare il risultato dello scrutinio, comporta una ripresa della guerra civile. Un nuovo accordo di pace tra il governo e l'UNITA viene firmato nel 1994. Il paese deve far fronte a una situazione economica catastrofica (siccità). 
Abitanti-11.100.000 
Superficie-1.246.700 km2 
Densità-8,9 ab./km2 
Capitale-Luanda 
Governo-Repubblica presidenziale 
Moneta-Nuovo kwanza 
Lingua-Portoghese e bantu 
Religione-Cattolica, protestante e animista 


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