Enciclopedia

longobàrdi In origine i longobardi erano stanziati nel basso corso dell'Elba e quindi in Pannonia. Nel 569, guidati da re Alboino giunsero in Italia, occupando dapprima il Friuli, per passare poi a Milano e alla regione che allora si chiamava Liguria e che fu denominata in seguito Longobardia (da cui il nome Lombardia). Occuparono anche Emilia, Toscana, Umbria (formando il ducato di Spoleto) e Campania (ducato di Benevento). Soltanto Pavia resistette all'occupazione per tre anni, anche se alla fine dovette cedere ad Alboino, che la fece diventare capitale. Il regno era costituito da ducati, controllati dal re tramite agenti speciali, detti castaldi. Ariani in origine, i longobardi si convertirono al cattolicesimo soprattutto per opera di Teodolinda, moglie di Agilulfo (591-616). L'editto di Rotari (643), che modella il diritto longobardo su quello latino, è la testimonianza dell'influenza che ebbe la civiltà romana. Il regno, che ebbe il suo periodo di massimo splendore sotto Liutprando (712-744), cominciò a declinare sotto Astolfo (749-758). Egli cercò di conquistare le terre della chiesa e il papato si alleò per questo con i franchi. Furono proprio il re dei franchi, Pipino il Breve e suo figlio, Carlo Magno, a sconfiggere definitivamente i longobardi nel 774. Il titolo di re dei longobardi passò così da Desiderio (756-774) a Carlo Magno. 


Blia.it NON utilizza cookie (v. informativa)

Per contattare la redazione di Blia.it potete scrivere a: info@blia.it
(attenzione, blia.it non ha nessun rapporto con banche, scuole o altri enti/aziende, i cui indirizzi sono visualizzati al solo scopo di rendere un servizio agli utenti del sito)