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Lorèna Regione storica e amministrativa della Francia nordorientale (24.000 km2, 2.300.000 ab.), con capoluogo Nancy. Confina a nord con Belgio e Lussemburgo, a nord-est con la Germania, a est con l'Alsazia, a sud con la Franca Contea e a ovest con la Champagne. Il territorio, in prevalenza collinare (Vosgi), è percorso dai fiumi Mosa e Mosella. Amministrativamente è divisa tra Moselle, Meuse, Meurthe-et-Moselle e Vosges. I centri principali sono Épinal, Lunéville, Nancy, Metz, Thionville, Toul e Verdun. Vi sono grandi industrie siderurgiche, alimentate dai notevoli giacimenti di ferro e che coprono quasi interamente la produzione nazionale, industrie tessili, chimiche, del vetro, della ceramica e dei cristalli. Nei bacini della Mosa e della Mosella sono prodotti vini rinomati. Sono coltivati uva, cereali e canapa. 
La regione fu abitata nell'epoca neolitica da nomadi e successivamente da liguri, celti, belgi, alemanni e franchi. Fece parte della provincia romana della Gallia Belgica e poi della Lotaringia (Lotario I, trattato di Verdun). Alla morte di Lotario II fu contesa da franchi e germanici e nel 959 fu suddivisa in due ducati, l'Alta Lorena, in seguito possedimento dei duchi d'Alsazia e degli Angioini, e la Bassa Lorena. Nel 1542 ottenne l'indipendenza da parte di Carlo V. Nel 1738 con il trattato di Vienna fu affidata a Stanislao Leszczy¿Õ¿ski e quando questi morì, nel 1766, fu unita alla Francia, la cui influenza si faceva già sentire dal 1738. Al termine della guerra franco-prussiana (1870-1871), parte della Lorena passò sotto l'impero tedesco. Rimase in mano alla Germania, fomando un reichsland con l'Alsazia, fino al 1919, quando il trattato di Versailles la restituì alla Francia. Ritornò di nuovo in mano ai tedeschi durante la seconda guerra mondiale e vi rimase fino alla liberazione, avvenuta nel 1944. 
Duchi di Lorena 
Famiglia che fa capo a Gerardo, duca d'Alsazia, che ottenne dall'imperatore Enrico III il ducato dell'Alta Lorena nel 1048. Nel 1431 Isabella d'Alsazia trasmise il ducato al marito Renato d'Angiò. La casata angioina governò il ducato fino a quando, nel 1738, Francesco Saverio (futuro Francesco I), marito di Maria Teresa d'Austria, lo cedette in cambio del granducato di Toscana. 


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