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Ànna Bolèna (1507-Londra 1536) Nome italianizzato, dall'inglese Anne Boleyn. Regina d'Inghilterra, madre di Elisabetta I. Figlia di Sir Thomas Boleyn, fu per alcuni anni damigella alla corte di Francesco I di Francia, poi divenne damigella d'onore della regina Caterina d'Aragona, moglie di Enrico VIII. Di comportamento vivace, ebbe molti corteggiatori; se ne invaghì anche Enrico VIII: ne divenne l'amante fin dal 1529 e la sposò segretamente nel 1533, dopo aver ripudiato la prima moglie col pretesto che non gli aveva dato figli maschi. Papa Clemente VII, probabilmente sensibile alle pressioni del re di Spagna, si rifiutò di annullare il precedente matrimonio di Enrico VIII, ma questi in risposta attuò la separazione della chiesa anglicana dalla chiesa di Roma e si autonominò capo della chiesa inglese. Nello stesso 1533, Anna Bolena diede alla luce una bambina, che venne dichiarata erede legittima al trono inglese (sarebbe stata la futura regina Elisabetta I). Il matrimonio di Enrico VIII con Anna Bolena durò poco: nel 1536, accusata di adulterio e incesto con il fratello, Anna fu arrestata, insieme a quattro cortigiani e allo stesso fratello, ritenuti correi. I cinque arrestati vennero giustiziati con la decapitazione; Anna Bolena si dichiarò innocente, ma fu condannata a morte dal consiglio dei Pari nominati dal re e decapitata per ordine di Enrico VIII due giorni dopo gli altri. Subito dopo Enrico VIII annunciò il fidanzamento con Jane Seymour, che sarebbe diventata la sua terza moglie. La vicenda di Anna Bolena ha ispirato la tragedia Enrico VIII di W. Shakespeare e l'opera lirica Anna Bolena di G. Donizetti, libretto di F. Romani (Milano, 1830). 


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