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Madrid Città (3.110.000 ab.) capitale della Spagna e capoluogo della comunità autonoma omonima. Si trova a 655 m sul livello del mare, risultando la più alta capitale d'Europa, nella parte nord-ovest dell'altopiano della Nuova Castiglia: domina la valle del fiume Manzanarre. Centro politico e amministrativo, finanziario e culturale, è anche sede di industrie (del tabacco, dell'editoria, meccanica, calzaturiera, elettrotecnica, alimentare, chimica, dell'abbigliamento), importante centro commerciale e meta di turismo d'arte. Fu fondata nell'VIII sec. intorno a una fortezza araba (Magrit) e divenne capitale nel 1561, con Filippo II che vi trasferì la corte. I borboni le diedero l'assetto moderno. Fu occupata dall'esercito napoleonico nel 1808 e, nonostante l'insurrezione contro le truppe di G. Murat, fu liberata soltanto nel 1814. Durante la guerra civile spagnola (1936-1939), fu il centro della resistenza repubblicana contro i falangisti e ultimo baluardo ad arrendersi. Il centro cittadino (Puerta del Sol) e le direttrici principali (calles) fanno parte del nucleo originario. I principali monumenti sono: l'ospedale della Latina (1500), la chiesa di San Genesio, la casa dei Lujanes, la Plaza Major e il convento delle agostiniane, opere di Juan Gómez de Mora (XVII sec.), il convento benedettino di San Placido, le chiese barocche di Sant'Isidoro, San Francesco, San Pietro, San Girolamo, il monastero di Montserrat, il palazzo del Buen Retiro, il palazzo d'Oriente, già palazzo Reale, iniziato dall'architetto italiano F. Juvara, il museo del Prado, che ospita una ricchissima pinacoteca con opere di Goya, opere italiane e fiamminghe, e la Biblioteca Nazionale (1712). 
Provincia di Madrid 
Provincia coincidente con la regione omonima (4.948.000 ab.), che si estende dalla Sierra de Guadarrama al Tago: ricca di foreste, vive sull'agricoltura, l'allevamento, le cave per materiali da costruzione. 
Trattati e pace di Madrid 
Trattato del 1526: siglato il 14 gennaio 1526 tra l'imperatore Carlo V e il re di Francia, Francesco I, che, fatto prigioniero dopo la battaglia di Pavia, rinunciò alla Borgogna e ai diritti in Italia. Liberato, Francesco I riprese le ostilità, dopo aver dichiarato nullo il trattato. 
Trattato del 1733: pose termine alla guerra di successione della Polonia tra Francia, Piemonte e Spagna. 
Trattato del 1844: tra Cile e Spagna. La Spagna riconobbe il Cile come stato sovrano e indipendente. 
Pace del 1801: il Portogallo si impegnò a ripristinare gli scambi commerciali con la Francia e a chiudere l'accesso ai propri porti alle navi inglesi. 


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