Enciclopedia

Mazzìni, Giusèppe (Genova 1805-Pisa 1872) Uomo politico. Figlio di medico universitario, fu giovane patriottico e di grande tensione intellettuale. Laureato in filosofia e diritto, iniziò l'attività giornalistica collaborando a periodici di ispirazionne liberale come L'indicatore genovese e L'indicatore livornese, iscrivendosi nel 1827 alla carboneria, nel cui interno operò distinguendosi in modo attivo. Nel 1830 fu arrestato e costretto all'esilio. Si stabilì in Francia, a Marsiglia, dove fondò il movimento Giovine Italia con il proposito di condurre gli italiani sulla strada del progresso, abbattendo il papato e l'impero austro-ungarico, simbolo di vetustà e medioevo, fino a costituire un'Italia libera, unita e repubblicana. Nel programma, pubblicizzato dalle pagine del periodico Giovine Italia, si rivendicava dunque il diritto all'insurrezione contro l'oppressore, adduceroso che assicurò la notorietà ico e religioso. La Giovine Italia ispirò i moti rivoluzionari di Genova (1832-1833) e la spedizione in Savoia (1834). Dopo questi fallimenti, l'organizzazione fu sciolta e Mazzini si trasferì prima in Svizzera e poi a Londra, dove fondò L'unione degli operai italiani, su estese basi popolari. Dapprima giudicò prematuri alcuni moti insurrezionali, e poi a Parigi fondò l'Associazione nazionale italiana. Tornò in Italia nel 1848, quando, a Milano, si oppose all'unione con il Piemonte. Da ultimo, deluso dalle aspettative della corona, aderì all'idea della guerra di popolo. Nel 1849 fu a Roma, membro del triumvirato della Repubblica romana, con Saffi e Armellini. Rifugiatosi poi in Svizzera e nuovamente a Londra, costituì il Comitato centrale democratico europeo cui aderirono numerose personalità e, nel 1853, il Partito d'azione. Nel 1858 fondò la rivista Pensiero e azione. Contrario all'unificazione d'Italia sotto il regno sabaudo, aveva predicato una collaborazione tra capitale e lavoro per la soluzione delle lotte di classe che si andavano affermando. Restò in esilio anche dopo il 1860 e nel 1864 collaborò alla fondazione della Prima Internazionale, dalla quale uscì per l'accresciuta importanza delle correnti anarchiche e marxiste. 


Blia.it NON utilizza cookie (v. informativa)

Per contattare la redazione di Blia.it potete scrivere a: info@blia.it
(attenzione, blia.it non ha nessun rapporto con banche, scuole o altri enti/aziende, i cui indirizzi sono visualizzati al solo scopo di rendere un servizio agli utenti del sito)