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Milàno Città (1.435.000 ab., CAP 20100, TEL. 02) della Lombardia e capoluogo della regione e della provincia omonima. È la seconda città in Italia per popolazione, ma la prima per importanza economica, in quanto sede di industrie e attività commerciali, finanziarie e di servizi (terziario avanzato). La struttura urbanistica è monocentrica, con pianta stellare e assi stradali a raggiera, collegati tra loro per mezzo di anelli. Molti comuni limitrofi sono oramai indistinguibili da Milano e formano la grande area metropolitana, con oltre tre milioni di abitanti. Attualmente Milano è importante soprattuto come centro commerciale e come sede di importanti fiere, come la Fiera campionaria. Servita da una fitta rete autostradale e ferroviaria, dispone di due aereoporti (Linate e Malpensa). I principali monumenti e siti di interesse sono il duomo (splendido esempio di architettura gotica, iniziato nel 1336 e giunto a termine nel XIX sec., con le caratteristiche guglie sormontate da statue, la più alta delle quali è dorata ed è famosa con il nome di Madonnina), la basilica paleocristiana di San Lorenzo (V sec.), la basilica di Sant'Ambrogio (IV-XII sec.), le chiese di San Marco (1226), Sant'Eustorgio (1335), Santa Maria delle Grazie (1464-1490, con la celeberrima Ultima Cena di Leonardo da Vinci), San Satiro, San Nazzaro e San Celso, il castello Sforzesco (1368), palazzo Marino (1557), palazzo Litta (XVI sec.), Accademia di Brera (XVII e XVIII sec.), il Teatro alla Scala (XVIII sec.). Numerosi anche i musei: Poldi Pezzoli, Nazionale della Scienza e della Tecnica, Civico di Storia Naturale, Civico del castello Sforzesco, del duomo, Teatro alla Scala, e le pinacoteche di Brera e Ambrosiana. Numerose anche le università: Statale, Politecnico, Cattolica del Sacro Cuore e Commerciale L. Bocconi. 
STORIA Milano fu fondata dalla popolazione dei galli insubri intorno all'inizio del V sec. a. C., anche se il periodo è molto incerto. Probabilmente Milano nacque dopo la distruzione delle due importanti città etrusche di Veio e Melpum e divenne la base delle conquiste dei galli in tutta l'Italia settentrionale. Il nome Mediolanum sembra significare città tra due fiumi, identificati nel Lambro e nell'Olona (o Seveso). La crescente potenza dei galli insubri stabilitisi a Milano portò all'inevitabile conflitto con i romani, che effettuarono molte spedizioni nella pianura padana e solo con Cornelio Scipione nel 212 a. C. assoggettarono la città. In base alla Rex Roscia, nel 49 a. C. Milano ottenne come altre città lombarde e colonie romane il titolo di Municipium civium Romanorum. Sotto Augusto la città fu fortificata divenendo importante nodo di comunicazione e polo militare ben difeso. 
Fu a Milano che nel 313 Costantino promulgò il famoso editto, emanato con Licinio, in base al quale si sanciva la tolleranza religiosa e il diritto dei cristiani di professare la loro fede. Il cristianesimo si affermò grazie all'opera di Sant'Ambrogio che si oppose fermamente all'eresia ariana. La morte del santo avvenuta nel 387 diede inizio a un periodo di decadenza: la città di Pavia tolse il primato politico a Milano e la situazione economica si aggravò sempre più. La città subì il saccheggio dei goti e fu occupata dai longobardi nel 569. Dopo la riorganizzazione amministrativa voluta dagli Ottoni, Milano divenne prima capitale di una marca e in seguito il suo territorio si divise in feudi legati alle principali famiglie milanesi (Castiglioni, Landriani, Pirovano, Confalonieri). Intorno all'anno 1000 le lotte con la vicina Pavia e quelle tra Enrico II e Arduino portarono distruzioni e tumulti (nel 1024 il palazzo imperiale fu distrutto dai pavesi). Nel 1117 iniziò il regime consolare della città, che stava provvedendo a darsi una forma di governo comunale. Assedi e battaglie videro Milano schierata contro le città vicine (Pavia, Lodi e Cremona) nella lotta contro Federico Barbarossa. La pace di Costanza del 1183 sancì di fatto l'autonomia dei comuni italiani e rappresentò l'inizio di un nuovo periodo fiorente per Milano. Nel 1287 Matteo I Visconti divenne capitano del popolo e conquistò il potere della città con l'aiuto di Arrigo VII. Solo con Gian Galeazzo (1395-1402) Milano raggiunse il massimo splendore sotto la dinastia Visconti; in questo periodo iniziò la costruzione del duomo e della certosa di Pavia allora sotto il dominio dello stato visconteo. Filippo Maria riuscì a riunire nelle sue mani il potere ereditato dal padre e grazie al matrimonio con Beatrice di Tenda, si assicurò le terre piemontesi e un esercito ben preparato. Alla morte di Filippo Maria, i veneziani erano giunti sotto le mura della città, minacciandone l'indipendenza. Francesco Sforza, inizialmente sotto gli ordini di Filippo Maria Visconti come condottiero, alla morte di quest'ultimo e alla proclamazione della Repubblica ambrosiana, si alleò ai veneziani, e nel 1450 entrò vittorioso in Milano, iniziando la dinastia degli Sforza come duca. Sotto Ludovico, detto il Moro (1477), Milano conobbe un periodo di splendore (vi lavorarono tra gli altri Bramante e Leonardo). La rivendicazione da parte di Luigi XII re di Francia, dei territori milanesi, costrinse Ludovico alla fuga. Il dominio francese si protrasse, con parecchie interruzioni, fino al 1535 quando, in seguito alla morte di Francesco II Sforza, Milano passò definitivamente come dominio feudale a Carlo V. Nel 1540 l'imperatore Carlo V assegnò il ducato di Milano al figlio Filippo. Il dominio spagnolo durò fino all'inizio del XVIII sec. quando l'imperatore Giuseppe I d'Asburgo conquistò il territorio e assunse il titolo di duca di Milano, dominio confermato poi dai trattati di Utrecht e Rastatt (1713-1714). Sotto la dominazione spagnola Milano fu flagellata due volte dalla peste (1576 e 1630). L'ingresso di Napoleone in Milano avvenne il 14 maggio 1796 e segnò l'inizio della prima campagna di Napoleone in Italia. Nacque in seguito la Repubblica cisalpina e francesi e austriaci si succedettero a più riprese nel dominio della città. Dopo la battaglia di Marengo, Milano ritornò ai francesi, ricostituendo al Repubblica cisalpina e in seguito il Regno Italico, di cui divenne capitale. Il ritorno austriaco a Milano spense le speranze di maggiore autonomia che animavano la città. Fu costituito il Regno Lombardo-veneto, sotto lo stretto controllo di Vienna. In questo clima maturò l'esperienza del risorgimento milanese, i cui esponenti si raccolsero attorno al gruppo del Conciliatore e nelle società dei carbonari e di ispirazione mazziniana. Milano vide parallelamente lo sviluppo di un'intensa attività culturale, contraddistinta da una dialettica accesa attorno ai temi di politica, critica letteraria, economia, filosofia, linguistica, scienza, storia e sviluppata dalla nascita di riviste e giornali (La rivista europea, Il Politecnico). La rivoluzione contro il dominio austriaco, guidata da Carlo Cattaneo, si concretizzò nel 1848, nel corso delle Cinque Giornate (18-22 marzo) che portarono alla cacciata temporanea della guarnigione comandata dal maresciallo J. J. Radetsky. Gli austriaci ritornarono nell'agosto seguente e solo nel 1959 Milano fu liberata dalle truppe franco-piemontesi e annessa all'Italia unita. Nel 1919 a Milano sorsero i primi fasci di combattimento, movimento fondato da Benito Mussolini il 23 marzo. I fascisti avevano raggiunto nelle elezioni politiche del novembre di quell'anno circa 4.000 voti nell'unica lista presentata appunto a Milano. Sempre nello stesso anno, Milano fu testimone dei primi episodi di violenza del movimento fascista (assalto alla sede del quotidiano socialista Avanti!). Durante la seconda guerra mondiale Milano fu più volte sconvolta dai bombardamenti che cancellarono interi quartieri (compreso il Teatro alla Scala). Il 24 Aprile 1945 la città insorse contro l'occupazione tedesca, preparando l'ingresso degli alleati, avvenuto pochi giorni dopo. Mussolini, catturato e ucciso, fu esposto in piazzale Loreto. 
Provincia di Milano 
La provincia di Milano conta circa 3.800.000 abitanti e si estende (1.981 km2) tra le regioni collinari prealpine a nord, il pavese a sud, i fiumi Ticino a ovest e Adda a est. Le risorse principali sono rappresentate dall'attività industriale, commerciale e di servizi (con larga prevalenza di piccole e medie imprese) per la parte settentrionale e dall'agricoltura per la parte meridionale, con coltivazione di foraggi e cereali, allevamenti di bovini e industrie alimentari. 


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