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Navòna, piàzza È considerata la piazza barocca più bella di Roma ed è anche una delle più famose in assoluto. Il luogo in cui sorge era, in antichità, occupato dalle tribune dello stadio di Diocleziano (del I sec.), di cui rimangono ancora alcuni resti sotto la chiesa di Sant'Agnese in Agone. Il nome stesso della chiesa deriva da agones, le gare d'atletica e di pugilato che si tenevano nello stadio. Lo stadio fu poi abbandonato alla rovina del tempo per molti secoli e solo nel Rinascimento recuperò parte della sua importanza, quando il mercato che si teneva sul Campidoglio fu trasferito nella piazza. Ma è nel XVII sec. che la piazza assume splendore con la costruzione della fontana dei Quattro Fiumi (opera disegnata dal Bernini) che si aggiunse alle altre fontane (di Nettuno e del Moro) del secolo precedente. Sulla piazza si affacciano la chiesa di Santa Maria in Agone e Palazzo Pamphili. L'usanza di chiudere la piazza e riempirla d'acqua in agosto sopravvisse fino al secolo scorso; la piazza diveniva così lo scenario di divertenti giochi d'acqua in carrozza. Oggi piazza Navona rimane un luogo di ritrovo preferito per i romani e si anima particolarmente sotto il periodo natalizio; per la festa della Befana diventa il paradiso dei bambini, con bancarelle ricche di giochi e dolci. 


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