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Orìgene (Alessandria 185?-Tiro 254?) Scrittore e teologo greco cristiano. Allievo di Clemente Alessandrino, insegnò nella scuola catechetica di Alessandria dove riorganizzò il Didaskalčion. Si trasferì poi in Cappadocia a Cesarea (230) dove fondò la propria scuola. Morì per le torture subite durante la persecuzione di Decio. Elaborò il pensiero cristiano secondo la filosofia neoplatonica. Nelle sue opere sostenne anche la reincarnazione delle anime, teoria condannata dal concilio ecumenico di Costantinopoli (553). Rimangono soltanto poche delle numerose opere in greco (i commenti a Giovanni e Matteo, un trattato contro Celso, alcune omelie, l'Esortazione al martirio e Sulla preghiera), oltre alla versione latina del De Principiis, la sua opera più importante. Si occupò anche di esegesi biblica con l'opera Hexapla, nella quale il testo ebraico è confrontato con la versione translitterale greca e con quattro traduzioni. 


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