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Ottaviàno, Càio Giùlio Césare (Roma 63 a. C.-Nola 14 d. C.) Caius Octavius. Primo imperatore romano. Figlio di C. Ottavio e di Azia, fu adottato nel 45 a. C. dallo zio G. Cesare. Alla sua morte (44 a. C.) si alleò con il senato e con i veterani dell'esercito contro M. Antonio, che sconfisse a Modena (44-43 a. C.). Divenuto console formò il secondo triumvirato con M. Antonio e Lepido e sconfisse a Filippi (42 a. C.) l'esercito di Bruto e Cassio, i capi della congiura contro Cesare. Suddivise il territori affidando l'oriente a M. Antonio e l'Africa a Lepido, ma, in nome delle tradizioni repubblicane di Roma, dichiarò guerra a M. Antonio e a Cleopatra, regina d'Egitto, sconfiggendoli nella battaglia di Azio (31 a. C.) e spingendoli al suicidio. Nel 29 a. C. dichiarò finite le guerre civili e iniziò una vasta opera di riforma politica e amministrativa, assumendo tutte le principali cariche politiche. Nel 27 a. C. il senato gli riconobbe il titolo di Augusto. Tenuto per sé l'Egitto, riorganizzò le province in due categorie, senatorie e imperiali, riformò l'esercito e rinforzò i confini, consolidando sul Reno la linea difensiva del fronte germanico. In campo culturale promosse e supportò l'attività di G. Mecenate, alla quale si deve lo straordinario sviluppo delle arti e delle lettere della nuova era imperiale. Non ebbe figli maschi e la scelta per la successione cadde sul figliastro Tiberio adottato nel 4 a. C. Prima di morire scrisse l'Index rerum a se gestaruum, nel quale descrisse le opere compiute. 


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