Enciclopedia

Àsia È il continente più grande, con una superficie di 44.368.957 km2, corrispondente a circa un terzo delle terre emerse; assieme all'Europa forma il continente euroasiatico. L'Asia, con l'eccezione di qualche isola dell'Insulindia, è tutta compresa nell'emisfero settentrionale (da 77° 40' N a 1° 16'N); confina a nord con il mar Glaciale Artico e con lo stretto di Bering che la divide dall'America, a sud con l'oceano Indiano, a est con l'oceano Pacifico, a ovest è delimitata da mar Rosso, dal mar Mediterraneo, dal mar Nero. La dividono dall'Europa il fiume Ural e i monti Urali e del Caucaso. Inoltre, l'Asia è unita all'Africa dall'istmo di Suez. 
Morfologia. Solo un quinto del territorio è costituito da isole e penisole, per un totale di 70.000 km di costa: l'altezza media di 960 m sul livello del mare rende l'Asia il continente più elevato della Terra. Le coste del nord, dove il mar Glaciale Artico è gelato per buona parte dell'anno, sono basse e poco frastagliate. Le coste orientali presentano penisole allungate (Kamcatka, indocinese, malese e indonesiana) e sono orlate da parecchie isole (Curili, arcipelago giapponese, Ryukyu, Taiwan, Filippine, Borneo). A est di questa barriera di isole l'oceano presenta i punti di massima profondità. A sud-est le isole dell'indonesia (Giava, Sumatra e isole minori) danno origine a mari interni come il Mare di Sulu, di Celebes, della Sonda e di Banda. Le coste del sud si affacciano su due vaste insenature, il golfo del Bengala e il mare Arabico. Qui si sviluppano le più grandi penisole dell'Asia, quella anatolica, che si allunga dal Mediterraneo all'Europa, quella arabica, attorniata dal mar Rosso e dal mar Arabico, quella indiana, di forma triangolare e quella indocinese che delimita l'oceano Indiano e l'oceano Pacifico. Infine la costa occidentale, poco articolata, si affaccia sul mar Nero. Dal punto di vista della morfologia, il territorio dell'Asia si può dividere in tre zone all'incirca omogenee: l'area settentrionale, quella centrale e quella sudorientale. La prima zona coincide approssimativamente con il bassopiano Siberiano, che prosegue a sud nel bassopiano Turanico. La zona centrale presenta le catene montuose che sono la prosecuzione dell'arco alpino europeo, con i rilievi del Ponto, l'acrocoro armeno (monte Ararat, 5.165 m), lo Zagros, che delimita l'altopiano iraniano, l'Elburz (5.605 m) e l'Hindukush (7.708 m). Queste catene montuose si riuniscono nel nodo orografico del Pamir (7.495 m), da cui derivano altre due ramificazioni di monti: l'una diretta verso nord-est giunge allo stretto di Bering (Tien Shan, Altaj, Jablonovy, Stanovoj, Anadyr), l'altra porta ai sistemi di Kunlun e dell'Himalaia, che culmina nella vetta più alta del mondo, il monte Everest (8.872 m). Questi due sistemi delimitano l'esteso altopiano del Tibet, dove l'altezza media oltrepassa i 5.000 m, e il deserto del Gobi. Dal Tibet orientale partono altre catene montuose, che costituiscono l'ossatura della penisola indocinese. La terza unità morfologica, quella sudorientale è formata dai tavolati delle penisole dell'Arabia e del Deccan, alture di antichissima origine livellate dall'erosione e più alte nelle zone periferiche. 
Geologia. La zona settentrionale e quella sudorientale sono le più antiche, risalenti all'Archeozoico e interessate da movimenti orogenetici ancora rilevabili oggi. Si suppone che le zone del tavolato del Deccan e dell'Arabia siano i resti di una porzione dell'Africa staccatesi in epoche antiche e saldatesi alle catene himalayane nel corso della orogenesi alpino-himalayana. 
Clima. Varia molto da zona a zona, essendo influenzato dalla dilatazione del continente in latitudine, dall'altitudine, dall'azione dei mari, dai monsoni. Si individuano diverse fasce climatiche; vige un clima equatoriale, con temperatura costante attorno ai 26 °C, caldo umido e alte precipitazioni, in Insulindia, Filippine, penisola malese, coste della Birmania. Il clima tropicale, con escursione termica e forti piogge nel periodo del monsone estivo, investe penisola arabica, Indocina, Deccan, Sri Lanka. Il clima subtropicale, con inverni più temperati ed estati con abbondanti piogge monsoniche, riguarda la pianura indogangetica, il Giappone meridionale e la Cina centrorientale. Il clima mediterraneo, caratterizzato da inverni piovosi e miti, estati calde e secche, è riscontrabile in una limitata fascia costiera nell'Asia Minore e in Siria. Il clima continentale, con notevoli escursioni termiche e piogge limitate, si ha in corrispondenza delle steppe e dei bacini montani di Mongolia, Tibet, Iran e Anatolia. Il clima subartico, tipico di quasi tutta la Siberia, presenta lunghi e gelidi inverni (nella località di Ojmjakon si raggiungono di-70 °C), estati corte ma tiepide e precipitazioni distribuite in modo regolare nel corso dell'anno. 
Idrografia. L'Asia è il continente con il maggior numero di corsi d'acqua di grandi dimensioni. I corsi dei fiumi sono divisi in tre versanti: indiano, pacifico e artico. Sono assenti nella sola zona centrale, dal mar Caspio al deserto di Gobi. Alcuni bacini interni (zone endoreiche) non hanno uno sbocco al mare. I fiumi della Siberia (Ob, Jenisej, Lena) si riversano nel mar Glaciale Artico. Terminano nel Pacifico l'Amur, lo Hwang Ho, lo Yangtze Kiang, il Chiang Jiang (il più lungo dell'Asia con 5.800 km). Nell'oceano Indiano confluiscono invece l'Indo, il Gange, il Godavari, il Tigri, l'Eufrate e il Brahmaputra. Il lago più esteso dell'Asia è il mar Caspio, che è anche il lago più esteso del mondo, con 371.000 km2. Come il lago d'Aral, è quanto rimane di un arcaico mare interno; vi sono anche alcuni laghi di origine tettonica, come il Bajkal e il Mar Morto. 
Vegetazione e flora. Il tipo di vegetazione spontanea cresce in relazione al clima. Alla zona del mar Glaciale Artico corrisponde una striscia di tundra, con muschi, licheni e piccoli arbusti. Procedendo verso sud si incontra la grande foresta boreale (taiga) che ospita conifere, betulle, e pioppi. Si hanno quindi la savana (nelle regioni a regime monsonico) e la macchia a sempreverdi di boscaglie (in quelle subtropicali). La foresta tropicale è tipica delle regioni indiane e malesi dove abbonda la pioggia. Nella zona equatoriale dominano il bambù, le palme, il teak e molti alberi che forniscono legni pregiati, tra cui ebano e mogano. 
Fauna. Tra gli animali che vivono nella tundra, l'orso bianco, la renna, la volpe polare, la pernice, la civetta delle nevi, la lepre bianca, il lemming. La taiga è popolata da orsi bruni, lupi, ermellini, zibellini, volpi argentate, martore, lontre, puzzole, castori e cervi. Nella steppa e nei deserti si trovano, variamente distribuiti, leoni (rari), tigri, struzzi, leopardi, iene, sciacalli, antilopi, gazzelle, pecore, capre, dromedari, cammelli e, solo nelle regioni montane, lo yak e il panda. Foreste tropicali e savana accolgono elefanti, rinoceronti, tigri, pantere, ghepardi, oranghi, gibboni, macachi e moltissime specie di Uccelli. Grande è l'abbondanza di Rettili, Pesci e ragni. 
Popolazione ed etnologia. I più antichi ritrovamenti fossili umani sono stati fatti in alcune regioni sudorientali (Pitecantropo di Giava e Sinantropo di Chukutien, vicino a Pechino) e risalgono al Quaternario antico. In Palestina e a Giava sono stati invece rinvenuti resti fossili di paleantropi, simili alla razza dei neandertaliani europei. Gli abitanti dell'Asia, con oltre 3 miliardi di persone (più di un miliardo solo i cinesi e 800 milioni gli indiani), corrispondono a tre quinti della popolazione mondiale. La densità media è di 70 ab. per km2, ma vi è una grande disparità nella distribuzione delle genti; vi sono zone con un addensamento spropositato, come le pianure alluvionali della Cina e dell'India, il Giappone, Giava, Hong Kong (massima densità, 5.364 ab./km2), e zone praticamente disabitate, come gli altipiani iranico e tibetano, la tundra e la taiga in Siberia. In Cina la densità varia da 1 ab. per km2 in Tibet, a più di 600 ab. per km2 nelle province dello Jiangsu. I gruppi etnici dell'Asia sono molto variegati, il risultato di secoli di migrazioni. Nella razza gialla si distinguono mogolidi, cinesi, tungusi, parte dei malesi e tibetani. I bianchi sono presenti con arabi, armeni, indiani, caucasici, persiani, singalesi e ainu. I neri sono in minoranza e sono rappresentati da dravida (Deccan), negritos (Filippine) e vedda (Sri Lanka). 
Città. Molte le città con oltre un milione di abitanti. La maggioranza si trova in Cina, Giappone e India; tra esse ve ne sono alcune delle più grandi del mondo (Tokyo, Pechino, Osaka, Delhi, Bombay, Calcutta, Shanghai, Tientsin, Wuhan). 
Lingue. I ceppi linguistici diffusi in Asia sono l'uralo-altaico, il sino-tibetano, il paleoasiatico, il polinesiano, il dravidico, il malico e il caucasico, oltre alle lingue indoeurope, semitiche e lingue isolate come il giapponese, il coreano, il burushaski e il lati. 
Religioni. Il buddhismo, con circa 300 milioni di praticanti, è diffuso in tutta l'Asia centrorientale, il brahmanesimo (530 milioni) in India, il confucianesimo (400 milioni) e taoismo (30 milioni) sono praticati in Cina, lo scintoismo in Giappone, il cristianesimo (80 milioni), l'induismo (800 milioni), l'ebraismo (3,5 milioni) e l'animismo. 
Agricoltura. Economicamente il continente è ancora piuttosto arretrato, a causa anche della scarsa disponibilità delle acque in alcune zone, anche se si stanno conducendo immani sforzi in alcuni paesi per passare da una cultura di sussistenza a una produzione moderna. Notevole impulso si è avuto grazie ai miglioramenti apportati nei sistemi d'irrigazione, allo sfruttamento di nuove aree e alla modernizzazione della tecnologia. L'Asia è al primo posto nel mondo per la produzione del riso (Cina, India, Indonesia), del caucciù (Malaysia, Indonesia), del cotone (Kazakistan, Kirghizistan, Turkmenistan, Uzbekistan, Cina, India, Pakistan), zucchero (India, Cina, Thailandia) e tè (Cina, India e Sri Lanka). Le foreste di conifere della Siberia e quelle tropicali (sandalo, teak) corrispondono a un terzo del patrimonio mondiale. Assai importante anche l'allevamento (suini, bufali, caprini, asini, ovini, cavalli, bachi da seta). 
Industria e sottosuolo. I paesi industrialmente più sviluppati sono Giappone, Taiwan e Corea del Sud; anche la Cina sta evolvendosi grazie alle ricchezze del sottosuolo da poco sfruttate (carbone, ferro, petrolio e gas naturale). L'Asia è il primo produttore mondiale di stagno (Cina, Malaysia, Thailandia, Indonesia) e occupa una posizione ragguardevole anche nella produzione di petrolio nel Golfo persico e in Siberia, Cina, Indonesia. Vi sono inoltre giacimenti di argento, cromo, antimonio, magnesite, bauxite e rame. 
Comunicazioni. Prevalentemente sono diffusi i mezzi arcaici come le carovane che percorrono le piste sugli altopiani e i massicci centrali. In Cina, Indocina e India è molto sfruttato il traffico fluviale. Le ferrovie si sono sviluppate solo da pochi decenni (230.000 km di rete ferroviaria); le linee più importanti sono nella Federazione Russa, in Cina e in Giappone (Transiberiana, la Turksib, la ferrovia del Tauro). Il Giappone si avvale di una flotta mercantile di oltre 9.000 navi e di un efficiente collegamento aereo. 
Esplorazioni. Erodoto fu il primo che, nel periodo dell'espansione greca verso oriente (V-IV sec. a. C.), fornì notizie sull'Asia. In epoca romana (V sec.), si ebbero scambi commerciali con i mercanti cinesi. I fratelli veneziani Niccolò e Matteo Polo effettuarono due spedizioni, nel 1261 e nel 1271: alla seconda, che durò ventiquattro anni, partecipò anche il figlio di Niccolò, Marco. Vasco de Gama aprì la strada marittima all'India dopo la circumnavigazione dell'Africa (1497-1498). Magellano sbarcò alle Molucche nel 1521. Solo nel XIII sec. le esplorazioni assunsero un carattere scientifico: Bering (1728) e Celjuskin (1742) si spinsero verso nord. Durante la colonizzazione, nella seconda metà del XIX sec., aumentò notevolmente la conoscenza delle zone interne. 
Storia. La civiltà più antica dell'Estremo Oriente è rappresentata dal regno Shang (Yin) in Cina (XVII sec. a. C.), al quale si sostituì mille anni dopo la dinastia Chou, che vide la diffusione del confucianesimo. Nel vicino oriente i primi insediamenti fissi risalgono al IV millennio (sumeri, elamiti); tra il III e il II millennio prosperarono le civiltà degli accadi, assiri, babilonesi, ittiti, fenici medi e persiani. In India nel III millennio a. C. fiorirono le civiltà di Harappa e Mohenjo-Daro, che gli arii annientarono nel 1500 fondando i regni di Kosala e Magadha. Le regioni vennero unificate da Ciro nel VI sec. a. C., e furono poi occupate da Alessandro Magno (IV sec.), dai romani (dal II sec. a. C. al IV sec. d. C.) e dai bizantini. La diffusione della religione islamica vide la nascita dei grandi imperi omayyade e abbaside in Medio Oriente. I mongoli di Gengis Khan e i suoi successori unificarono quasi tutta l'Asia, dalla Cina alla Persia. Dal XIV sec. nacquero i grandi imperi regionali cinese (dinastia Ming), dei Moghul in India, ottomano in Medio Oriente (Costantinopoli fu conquistata nel 1453). Portoghesi, spagnoli e olandesi iniziarono la conquista coloniale dell'Asia, seguiti nel XVIII sec. da inglesi (Cina) e francesi (Indocina). Dopo la seconda guerra mondiale, l'India conseguì l'indipendenza (1947), la Cina si avviò all'era comunista e tutto il continente fu soggetto all'opera di decolonizzazione non immune da guerre sanguinose. L'opposizione tra fronte comunista e occidente ha generato dure lotte in Corea (1950-1953) e Vietnam (1960-1975), con l'intervento militare statunitense; in Medio Oriente dopo la nascita dello stato d'Israele (1948) vi sono stati conflitti con le nazioni arabe limitrofe. 


Blia.it NON utilizza cookie (v. informativa)

Per contattare la redazione di Blia.it potete scrivere a: info@blia.it
(attenzione, blia.it non ha nessun rapporto con banche, scuole o altri enti/aziende, i cui indirizzi sono visualizzati al solo scopo di rendere un servizio agli utenti del sito)