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Sànta Cecìlia, chièsa di Santa Cecilia, protettrice dei musicisti, morì come martire nelle persecuzioni del 230 d. C. Una prima chiesa sorse a Roma per celebrare la santa sui resti della sua casa che sono ancora visibili sotto la chiesa assieme a quelli di una conceria. Quando il corpo di Santa Cecilia fu ritrovato, nel IX sec., nelle catacombe di San Callisto, fu trasportato per volere di papa Pasquale I che ordinò l'edificazione di una chiesa. Di questa prima costruzione rimane nell'edificio odierno un mosaico nell'abside, in cui è chiaramente evidente l'influsso dell'arte bizantina: il mosaico raffigura Cristo attorniato da San Paolo, Sant'Agata e Pasquale I alla sua destra e da San Pietro, San Valeriano e Santa Cecilia alla sua sinistra. La chiesa fu quindi sottoposta a diversi restauri nel XVI, XVIII e XIX sec. e si possono così ammirare particolari di diverse epoche: l'ingresso alla chiesa è preceduto da un cortile, al centro del quale si trova un vaso. Il campanile è del XII sec., come anche il portico, ornato da colonne e fregi, mentre la facciata è del XVIII sec. All'interno, l'unica navata è affiancata sulla destra da una saletta che viene considerata il luogo di martirio di Santa Cecilia, condannata prima a soffocare nella stanza e poi decapitata (un affresco di Guido Reni posto sull'altare ne ricorda la tragica fine). Sempre sulla destra della navata si trova la tomba del cardinale Rampolla (1929) che ordinò la costruzione della cripta nel 1899 sui resti delle case antiche. La cripta (la cui visita è a pagamento) conserva i sarcofagi di Santa Cecilia e di San Valeriano. Di fronte all'altare si può ammirare la statua di Santa Cecilia di Stefano Maderno che ritrasse la santa nella posizione in cui fu ritrovato il suo corpo, dissotterrato nel 1599. Il ciborio che domina l'altare è un'opera di Arnolfo di Cambio e risale al 1293. L'affresco a esso contemporaneo (XIII sec.) di Pietro Cavallini (Il Giudizio Universale) è invece osservabile nel vicino convento al quale si accede dal cortile della chiesa. Un tempo questo affresco era sulla controfacciata della chiesa, ma fu notevolmente rovinato nel corso dei secoli: rimangono così solo le figure di Cristo circondato dagli angeli, dalla Vergine, da San Giovanni Battista e dagli apostoli. L'affresco rappresenta uno dei rari esempi di stile artistico romano medioevale. 


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