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Slovàcca (Repubblica)Repubblica indipendente (dal 1/1/1993) dell'Europa centrale; confina a nord con la Polonia, a est con l'Ucraina, a sud con l'Ungheria, a ovest con l'Austria e la Repubblica Ceca. 
Il territorio è essenzialmente montuoso, costituito dai Carpazi occidentali, con il gruppo degli Alti Tatra (altezza massima 2.655 m) e dei Bassi Tatra, più a sud, al quale si ricollegano catene minori, come i Monti Metalliferi Slovacchi. 
I settori sudoccidentale e sudorientale del paese sono invece occupati da fertili pianure, in primo luogo quella di Bratislava. 
I principali fiumi sono il Danubio, che segna un tratto del confine con l'Ungheria, e i suoi tributari: la Morava, il Vàn, l'Hron e l'Hornàd, tutti dal corso regolare e navigabili su lunghi tratti. 
Il clima è continentale, con la stagione estiva mitigata da piogge frequenti. 
Le principali città sono: Bratislava, la capitale, centro industriale, Kosice, Nitra e Zilina. 
L'agricoltura resta ancora oggi un settore economico molto importante: al primo posto sono le colture cerealicole (frumento, orzo, segale, mais), quindi si coltivano la patata, la barbabietola da zucchero, varie qualità di frutta. Notevole è il patrimonio forestale, soprattutto conifere, querce, faggi, che alimenta le industrie cartiere e del mobile. 
L'allevamento è praticato in modo intensivo e riguarda principalmente i bovini, con una produzione abbondante di latte e carne, e i suini. 
Nel territorio slovacco si trovano giacimenti di carbone, e in misura modesta ferro, rame, zinco e piombo. 
Ben sviluppata è l'industria, specie quella metalmeccanica, quella tessile, che produce filati e tessuti di lana e cotone, anche se gran parte della materia prima è di importazione. Fiorente è anche l'industria del cuoio (a Bratislava) e quella cartaria. L'industria alimentare fornisce insaccati, zucchero e la famosa birra. 
STORIANel X sec. gli ungheresi distruggono la Grande Moravia e annettono la Slovacchia, che da allora diventa l'Alta Ungheria. Nel 1526 questa entra nel dominio degli Asburgo come il resto dell'Ungheria. Dopo il 1540 la pianura ungherese viene occupata dagli ottomani, il governo ungherese si stabilisce a Presbourg (attuale Bratislava) e vi rimane fino al 1848. Dal XIX sec. si sviluppa il movimento nazionale slovacco. Nel 1918 la Slovacchia è integrata nello stato Cecoslovacco. Nel 1939 viene creato uno stato slovacco separato, sotto protettorato tedesco e governato da Tiso. Tra il 1945 e il 1948 la regione viene integrata di nuovo nella Cecoslovacchia e viene ristabilita la centralizzazione. Nel 1969 la Slovacchia viene dotata dello statuto di repubblica federata. 
Nel 1990 i deputati slovacchi ottengono che la Cecoslovacchia prenda il nome di Repubblica federativa ceca e slovacca. Due anni più tardi, il capo del governo, Vladimir Meciar prepara con il suo corrispondente ceco la divisione della federazione ceca e slovacca. L'anno dopo la Slovacchia diventa uno stato indipendente (gennaio). Michal Kov´sh è eletto alla presidenza della repubblica. Nel marzo 1998, nonostante non sia stato nominato nessun successore (nessuno dei due candidati alle presidenziali aveva ottenuto il 60% richiesto), Kov´sh si ritira dalla vita politica. 
Abitanti-5.360.000 
Superficie-49.336 km2 
Densità-108,6 ab./km2 
Capitale-Bratislava 
Governo-Repubblica parlamentare 
Moneta-Corona slovacca 
Lingua-Slovacco, ungherese, ceco, romeno 
Religione-Cattolica, protestante 


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