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Spàrta Città (13.000 ab.) della Grecia, nel Peloponneso meridionale, capoluogo del nomo di Laconia. Sparta antica era posizionata su sei colli, cinta da mura. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce il santuario di Artemide Orthia e i resti di un tempietto del IX sec. a. C. Sull'Acropoli, con mura romane e bizantine c'era il tempio di Atena. Le origini di Sparta sono collegate con l'invasione dorica della Grecia nel 1200 a. C. Il nuovo stato dorico, retto secondo un sistema militarizzato e con le leggi di Licurgo, divenne ben presto molto potente. Infatti nel 550 a. C. Sparta dominava gran parte del Peloponneso e costituiva la più grande potenza del mondo ellenico. Grande strumento del suo predominio fu la lega peloponnesiaca nella quale entravano, come alleati, i popoli vinti. La popolazione era divisa in spartiati (cittadini di pieno diritto), perieci (liberi, ma esclusi dalle cariche pubbliche) e iloti (privi di ogni diritto). Erano previsti, come organi di governo, due re, ventotto geronti (anziani che costituivano il senato), l'apella (assemblea popolare), gli efori (ispettori), cinque magistrati. La rivalità con Atene si trasformò in conflitto aperto che portò all'abbattimento di Atene (404 a. C.) e all'affermazione dell'egemonia di Sparta sulla Grecia. Perse il suo predominio dopo la sconfitta inflittale dai tebani a Mantinea (362). Assorbita dallo stato romano, fu occupata dai turchi nel 1460, tornò alla Grecia definitivamente nel 1828. 


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