Enciclopedia

Steinbeck, John Ernst (Salinas, California 1902-New York 1968) Scrittore statunitense. Interruppe gli studi universitari per seguire un gruppo di lavoratori che emigravano verso occidente e lavorò come bracciante agricolo. Il profondo interesse per i problemi sociali legati alla grande depressione si manifestò nelle sue opere: Al Dio sconosciuto (1933), Pian della Tortilla (1935), La battaglia (1936), Uomini e topi (1937), Furore (1939), Vicolo Cannery (1945). Durante la seconda guerra mondiale svolse l'incarico di corrispondente di guerra. Tra le altre opere, I pascoli del cielo (racconti, 1932), La luna è tramontata (romanzo, 1942), La valle dell'Eden (romanzo, 1952), L'inverno del nostro scontento (1961), Le gesta di re Artù e dei suoi nobili cavalieri (1976, saggio, postumo). Capolavoro di Steinbeck è considerato Furore, narrazione partecipata della migrazione di una famiglia dallo stato dell'Oklahoma alla California durante gli anni della grande depressione. Steinbeck ottenne il premio Nobel per la letteratura nel 1962. Subì l'influsso della narrativa di D. H. Lawrence, ma trovò rapidamente un suo stile secco e senza fronzoli aderente alla materia che più lo appassionava: la lotta di classe dalla parte degli uomini buoni e semplici contro gli egoisti e gli sfruttatori. 


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