Enciclopedia

Storia, La Romanzo di E. Morante (1974). Il titolo è deriva dalla tesi dell'autrice circa la storia: le vicende di ogni tempo sono costituite da un susseguirsi di oppressioni e di prepotenze compiute sui deboli e sugli indifesi. L'espressione più visibile di queste prepotenze è la guerra, con i suoi orrori indicibili. Ambientate a Roma nell'immediato dopoguerra, le vicende del romanzo ruotano intorno a una maestra vedova, Ida, che vive con il figlio Nino. Durante la guerra, nel 1941, un soldato tedesco l'ha violentata. Il figlio nato da questa violenza si chiama Useppe, malaticcio ed epilettico. La madre lo cura come può, nonostante le difficoltà dovute alla guerra. Il crollo di Ida avviene quando muoiono entrambi i figli a breve distanza l'uno dall'altro. Impazzita, viene ricoverata in manicomio, dove si spegnerà. È considerato il capolavoro della Morante, per il suo richiamo al rispetto della dignità di ogni essere umano. 


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