Enciclopedia

Tàcito, Publio Cornèlio (55 ca-120 ca) Storico romano. Di estrazione facoltosa e nobile, ricevette un'accurata educazione e si affermò nell'arte oratoria. Divenne genero di Agricola e ricoprì le cariche di questore, pretore, console e proconsole d'Asia. Nel Dialogus de oratoribus individua le cause della decadenza dell'eloquenza nella degenerazione politica e nella perdita della libertà. Descrive nei quarantasei capitoli del De vita et moribus Iulii Agricolae la vita di Agricola e la conquista romana della Britannia. Nel trattato etnogeografico Germania fornisce ricche e dettagliate informazioni sui costumi dei germani. Produsse due grandi opere storiche divise in Historiae, di cui dei probabili dodici libri iniziali ci sono pervenuti i primi quattro e l'inizio del quinto e gli Annales in sedici libri di cui restano i primi e gli ultimi sei. La prima opera comprende gli avvenimenti dalla morte di Nerone a quella di Domiziano (69-96 d. C.), mentre la seconda raccoglie quelli compresi tra la morte di Augusto e quella di Nerone (16-68 d. C.). La sua opera rivela un'acutezza psicologica e un'incisività drammatica che si avvale di uno stile originale e duttile, ma nello stesso tempo asciutto e sobrio. Fu sostenitore del partito senatorio e accolse con pessimismo l'avvento degli imperatori, che rappresentavano per lui un ostacolo alla libertà e la vittoria del male. Vagheggiò invece la nascita di un principato che non escludesse la libertà. 


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