Enciclopedia

Tièpolo, Giandomenico (Venezia 1727-1804) Pittore e incisore. Figlio e collaboratore di Giambattista, che seguì per tutta la vita nel girovagare da un lavoro all'altro: a Würzburg dal 1750 al 1753, a Madrid dal 1762 al 1770. Nel 1780 divenne presidente dell'Accademia di pittura a Venezia. Nel 1783 fu a Genova per affreschi nel palazzo Ducale. Dal 1791 al 1793 riprese i lavori di affresco nella villa di Zianigo, nella quale aveva già operato nel 1749. Questi affreschi, che rappresentano ironicamente le figure di Pulcinella o scene di vita campestre, vengono considerati il suo capolavoro, in quanto creazione originale nettamente separata dallo stile grandioso che caratterizza i lavori paterni. Tra le altre sue opere, sono da ricordare gli Affreschi (1757, Vicenza, villa Valmarana, Foresteria) e il Mondo Novo (1791, Venezia, Ca' Rezzonico). 


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