Enciclopedia

Viènna Città capitale dell'Austria (1.500.000 ab.), capoluogo dell'omonima provincia autonoma, posta su un ramo secondario del Danubio e ai piedi delle colline Wienerward. È il principale centro commerciale, finanziario e industriale del paese, con industrie alimentari, tessili, metalmeccaniche, chimiche, grafico-editoriali, della birra, dei mobili, del vetro, del caucciù, del cuoio, del tabacco e delle confezioni. È rinomata per la produzione di strumenti musicali e la manifattura di porcellane. Ha l'aeroporto internazionale di Schwechat. Di origine illirica, i suoi primi insediamenti si accrebbero grazie all'invasione celtica (Vindobona, I millennio a. C.); fu municipio della provincia romana di Pannonia sotto Tiberio ed entrò nella Marca Orientale carolingia (VIII sec.). Possedimento dei Babenberg (975-1246), iniziò un periodo di sviluppo, che proseguì anche sotto gli Asburgo (1365), diventando uno dei maggiori centri dell'umanesimo germanico e una delle maggiori città europee, dotata di università (1365) e vescovado (1469). Fu fortificata dal ramo tedesco della dinastia, che vi risiedette, per poter reggere la minaccia dell'impero ottomano. Capitale imperiale sotto Maria Teresa (1740-1780), fu occupata da Napoleone (1805-1809). Ebbe un periodo di declino, per poi rifiorire, completamente rinnovata, nel 1892. Dopo la prima guerra mondiale e la dissoluzione dell'impero, divenne capitale della repubblica austriaca fino alla conquista nazista (1938). Fu occupata dall'Armata russa nel 1945 e rimase sotto l'amministrazione alleata fino al trattato del 15 maggio 1955. In tedesco Wien. Centro culturale e artistico di importanza internazionale, è dal 1365 sede universitaria e possiede numerosi monumenti e musei. Tra gli edifici più imponenti si ricordano la cattedrale gotica di Santo Stefano (XIII-XV sec.), le chiese San Michele (XIII sec.) e Maria am Gestade (1330-1414), i palazzi barocchi e rococò di Belvedere, Liechtenstein, Hofburg (residenza degli Asburgo per sette secoli), il castello di Schönbrunn (residenza imperiale estiva), l'Accademia delle Belle Arti e il teatro dell'Opera. La città fu il centro musicale europeo per eccellenza. Ospitò i concerti di compositori di fama internazionale, come Beethoven, Mahler, Mozart, Haydn e Schubert. 
Circolo di Vienna 
Circolo filosofico neopositivista sorto nel 1925 per opera di M. Schlick e scioltosi nel 1936 dopo l'assassinio del fondatore. Influenzato del metodo logico sintattico di Wittgenstein, si dedicò all'analisi critica della scienza da cui nacque il neopositivismo. I maggiori esponenti furono G. Bergmann, R. Carnap, H. Hahn, P. Franck, K. Gödel, O. Neurath e F. Weissman. 
Congresso di Vienna 
Congresso svoltosi dall'1 novembre 1814 al 9 giugno 1815 su convocazione di Metternich e a cui parteciparono tutti gli stati europei con lo scopo di ricostituire l'equilibrio in Europa dopo le guerre napoleoniche e la rivoluzione francese. Grande fu l'influenza dell'Austria, che fece passare i principi di legittimità e restaurazione dei regimi preesistenti, nonché di solidarietà dei regimi restaurati contro movimenti o idee rivoluzionarie. La Francia, rappresentata dal ministro Talleyrand, fu riammessa al tavolo dei potenti, riuscendo nell'intento di incrinare l'alleanza dei vincitori e di creare un asse austro-franco-britannico contrapposto a Russia e Prussia. Il congresso si chiuse pochi giorni prima della battaglia di Waterloo, dopo che la notizia della fuga di Napoleone aveva ricomposto le tensioni fra i partecipanti. Vi fu decisa la costituzione della confederazione germanica, l'instaurazione del regno delle province unite, comprensivo di Olanda e Paesi Bassi, la restaurazione del regno di Sardegna e il riconoscimento del dominio austriaco sul Lombardo-Veneto, la fusione delle corone di Norvegia e Svezia e la neutralità della Confederazione elvetica. Secondo il trattato finale, la Francia ritornò ai confini del 1792 e sotto la monarchia dei Borbone; alla Prussia furono assegnate Danzica, la Pomerania, la Westfalia e parte della Sassonia; alla Gran Bretagna Malta, il regno di Hannover, Gibilterra, le isole Ionie e varie colonie e alla Russia la Bessarabia, la Finlandia e il granducato di Varsavia. Furono inoltre definiti l'annessione della Liguria al regno di Sardegna, la cessione del ducato di Parma, Piacenza e Guastalla a Maria Luisa d'Austria, quello di Modena a Francesco IV e la restaurazione di granducato di Toscana, del regno delle due Sicilie e dello Stato pontificio. 
Paci di Vienna 
Vari trattati di pace stipulati a Vienna. Quello del 1738 concluse la guerra di secessione polacca. Quello del 3 ottobre 1866 pose fine alla guerra italo-austriaca confermando il trattato austro-prussiano di Praga, con la cessione del Veneto a Napoleone III che avrebbe dovuto restituirlo all'Italia. 
Rivoluzione di Vienna del 1848 
Insurrezione liberale seguita alla rivoluzione di Parigi e coincidente con sollevazioni in tutta Europa. Fu duramente repressa. 
Scuola di Vienna 
Denominazione di un gruppo di compositori che si costituì all'inizio del XX sec. a opera di A. Schönberg e dei suoi allievi A. Berg e A. Webern. Elaborò e diffuse la dodecafonia, metodo musicale che si basa su una scala cromatica fatta di dodici suoni. 


Blia.it NON utilizza cookie (v. informativa)

Per contattare la redazione di Blia.it potete scrivere a: info@blia.it
(attenzione, blia.it non ha nessun rapporto con banche, scuole o altri enti/aziende, i cui indirizzi sono visualizzati al solo scopo di rendere un servizio agli utenti del sito)