Enciclopedia

Hilbert, David (Königsberg 1862-Gottinga 1943) Matematico e logico tedesco, nell'opera Grundlagen der Geometrie (I fondamenti della geometria), pubblicato nel 1899, fornì una prima esposizione assiomatica della geometria, eliminando le deficienze della struttura deduttiva tipiche della geometria euclidea. Secondo la sua visione gli enti definiti (punto, linea e piano) hanno un carattere convenzionale e rappresentano uno dei possibili modelli di interpretazione delle leggi, mentre quello che conta è il legame logico stabilito dalle leggi. Ogni tipo di geometria si ottiene sopprimendo o modificando particolari gruppi di assiomi. Nella relazione al secondo congresso internazionale della Matematica (1900) espose ventitré problemi (problemi di Hilbert) la cui soluzione considerò indispensabile per un continuo progresso di questa scienza. L'idea di base era che l'assenza di un significato intrinseco negli assiomi delle teorie matematiche formali prevedeva l'uso del criterio di non contraddittorietà perché potessero essere accettati; gli assiomi divenivano così implicite definizioni di proprietà geometriche e non proposizioni intuitive. Nonostante tale teoria fosse risultata errata in seguito alle obiezioni di K. Gödel, rappresentò comunque il punto di partenza per la gran parte degli studi contemporanei in logica matematica. Tra il 1922 e il 1930 si dedicò allo studio del problema dei fondamenti della matematica. 


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