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acufène, sm. Disturbo sensoriale consistente nella percezione di suoni e rumori (generalmente soffi, fischi e ronzii) in assenza di stimoli sonori esterni, provocati da un'alterazione periferica interna o esterna che può essere congenita o acquisita. Purtroppo la cura degli acufeni non è cosa facile, anzi spesso ottiene scarsi risultati. I motivi sono da ricercare nella difficoltà di determinarne l'esatta causa, nell'irreversibilità del processo che li ha provocati, nell'assenza di farmaci veramente efficaci. Su molti farmaci esistono pareri discordi fra gli stessi specialisti, a riprova dell'estrema diversificazione del fenomeno. Esistono molti studi condotti su numeri limitati di pazienti che sembrano significativi, ma ripetuti su altri campioni non danno gli stessi risultati. Fra le cure impiegate si possono ricordare gli antidepressivi, i tranquillanti (come l'alprazolam), la vinpocetina e la vincamina (per il miglioramento della microcircolazione), la betaistina (disponibile in Europa, ma non ancora approvata dalla FDA americana) e fra i rimedi naturali il gingko. Altre terapie (vasodilatatori, diuretici, antistaminici) sembrano di minore efficacia e spesso in contraddizione fra di loro. 


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