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Bòsnia Erzegovìna Stato dell'Europa orientale, confina a est con la Serbia e il Montenegro, a nord e a ovest con la Croazia. Ha dichiarato l'indipendenza dalla Iugoslavia nel 1992, ma solo nel novembre 1995 (accordi di Dayton) si è costituita un'unità territoriale composta da due distinti organismi, la Federazione croato-bosniaca (51% del territorio) e la Repubblica Serba di Bosnia (49% del territorio). 
Il territorio è prevalentemente montuoso ed è compreso fra il fiume Sava a nord, la Dina a est, l'altopiano del Montenegro a sud e le Alpi Dinariche a ovest. Nella regione meridionale (Erzegovina) il rilievo è costituito da altipiani carsici. 
Il paese è attraversato da sud a nord dagli affluenti della Sava: Drina, Bosna, Vrbas e Una; la Marenta invece si getta nel mar Adriatico. 
Il clima è continentale con sensibili escursioni termiche annue e precipitazioni abbondanti. 
Il censimento del 1991 indica una percentuale del 43,7% di musulmani, 31,3% di serbi e 17,3% di croati con piccole minoranze di montenegrini e altri gruppi. La sanguinosa guerra che oppone l'etnia serba a quella croata e musulmana ha come scopo un'ulteriore suddivisione del paese su base etnica. 
Saraievo (500.000 ab.) è la capitale, altre città sono Banja Luka (195.000 ab.), Mostar, Tuzla e Zenica. 
L'attività agricola produce mais, frumento, patate, tabacco e frutta; relativamente più importanti sono l'allevamento e lo sfruttamento delle foreste. Buone sono le risorse minerarie (carbone, lignite, bauxite, oro, amianto, salgemma, minerali di ferro, piombo e zinco). 
Le industrie sono quelle siderurgiche (alimentate dalle centrali idroelettriche), metallurgiche e di trasformazione del legno e della cellulosa; una discreta attività turistica è stata stroncata dalla guerra civile. 
STORIA La regione viene conquistata dagli ottomani (la Bosnia nel 1463, l'Erzegovina nel 1482) e islamizzata. Amministrata dall'Austria-Ungheria (1878) e successivamente annessa a questa nel 1908, viene integrata nel regno di Serbia, Croazia e Slovenia (1918) e diventa poi una repubblica della iugoslavia (1945-1946). 
A partire dal 1990-1991, a seguito della caduta della Federazione iugoslava, serbi, musulmani e croati assumono posizioni antagoniste: i serbi vogliono rimanere nella Iugoslavia e separarsi dalla Bosnia se questa abbandona la federazione. I musulmani aspirano a uno stato bosniaco indipendente e multinazionale; i croati sono favorevoli sia a uno stato bosniaco unitario sia alla suddivisione secondo criteri etnici. 
Dopo la proclamazione dell'indipendenza (1992) riconosciuta dalla comunità internazionale, una guerra sanguinosa oppone i serbi (sostenuti dalla Nuova Repubblica di Iugoslavia), i musulmani e i croati. I serbi che hanno unilateralmente proclamato una repubblica serba di Bosnia Erzegovina (gennaio), occupano la maggior parte del paese, praticando una politica di pulizia etnica. 
Una forza di protezione dell'ONU si sforza di assicurare aiuti umanitari. Nel 1993 i mediatori della CEE e dell'ONU cercano invano di fare accettare piani successivi di organizzazione della regione. Croati e musulmani si scontrano. L'ONU dichiara zona di sicurezza Sarajevo e cinque altre città assediate dai serbi. 
Nel 1994 croati e musulmani formano una federazione croato-musulmana in Bosnia e i rappresentanti di Germania, Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna e Russia cercano di imporre un nuovo piano di suddivisione. 
L'anno successivo, viene creata una forza di intervento rapido a sostegno delle forze di protezione dell'ONU (giugno). Dopo la presa delle zone di sicurezza di Srebrenica e di Zepa da parte dei serbi (luglio), le truppe croato-musulmane, sostenute dall'armata croata, portano avanti una vasta controffensiva (agosto-settembre), riuscendo a riconquistare la metà del territorio. 
Viene quindi proclamato un cessate il fuoco (ottobre). Sotto l'egida degli Stati Uniti, in novembre, viene concluso un accordo a Dayton (firmato in dicembre a Parigi) tra i presidenti serbo, in rappresentanza dei serbi di Bosnia, croato e bosniaco che prevede il mantenimento di uno stato unico di Bosnia Erzegovina, composto di due entità: la Federazione croato musulmana e la Repubblica serba di Bosnia. A garanzia dell'applicazione della pace viene quindi dispiegata una forza multinazionale, sotto il comando della NATO 
Abitanti-4.480.000 
Superficie-51.129 
Densità-87,6 ab./km2 
Capitale-Sarajevo 
Governo-Repubblica parlamentare 
Moneta-Dinaro bosniaco 
Lingua-Bosniaco, serbo, croato 
Religione-Musulmana sunnita, ortodossa, cattolica 


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