Enciclopedia

Brunelléschi, Filìppo (Firenze 1377-1446) Scultore e architetto. Dopo aver iniziato come orafo (1398), si rivelò come scultore al concorso del 1402 per la porta del Battistero di Firenze, presentando il Sacrificio di Isacco, oggi conservato al museo del Bargello. Fu però essenzialmente un grande architetto che diede origine al classicismo rinascimentale. Ricercò la naturalezza delle forme e impiegò i giochi di luce per delineare lo spazio. Il suo capolavoro è la cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze, magnifico esempio di equilibrio e compostezza, costruita in un periodo di tempo che va dal 1423 al 1438. Brunelleschi e L. Ghiberti, proclamati vincitori del concorso grazie a un modello frutto della loro collaborazione, iniziarono i lavori della cupola nel 1420. L'inizio dei lavori coincise con i dissidi tra i due progettisti. Nel 1426, Brunelleschi si assunse anche la responsabilità della direzione dei lavori. La grande innovazione da lui introdotta nella costruzione della cupola fu l'uso di una struttura portante in ogni fase del lavoro. La cupola, alta 91 m, fu portata a termine nel 1434. Mentre la cattedrale di Santa Maria del Fiore veniva consacrata da papa Eugenio IV nel 1436, il completamento della lanterna sarebbe avvenuto venticinque anni dopo, secondo il disegno dello stesso Brunelleschi. Adottando una doppia calotta, interna ed esterna, Brunelleschi semplificò e irrobustì la costruzione facendo poggiare quella esterna, parallela alla prima, su ventiquattro supporti innalzati sopra gli spicchi della cupola interna. La cupola esterna fu pensata a fini pratici ed estetici, perché proteggesse meglio dall'umidità la costruzione e perché sembrasse, come voleva l'Opera del Duomo, più magnifica e ampia. Toccò allo stesso Brunelleschi, per esempio, pensare ai congegni meccanici necessari per il sollevamento del materiale edilizio sulle impalcature. A questo e ad altri problemi, trovò soluzioni geniali che destarono l'ammirazione dei suoi contemporanei, tra i quali si cita G. Vasari. Egli progettò ogni aspetto della cupola, ricoprendo, per la prima volta nella storia dell'architettura moderna, l'incarico di responsabile unico. 
Dopo sedici anni di intensissimo lavoro, la cupola venne consacrata solennemente il 25 marzo 1436 da papa Eugenio IV. Da un punto di vista simbolico-religioso, essa rappresenta la corona trionfale della Vergine, cui è dedicata la chiesa. Ma ancora più importante è il significato terreno, sociale e politico dell'opera. Emblema di una città in espansione, la cupola s'innalzava sopra i tetti della città medievale, staccandosi dal sottostante corpo della basilica, a dimostrazione di un modo nuovo di considerare la storia e lo spazio. Tutto l'effetto della costruzione brunelleschiana sta nel giusto equilibrio di masse slanciate ed energiche, sottolineate dalle nervature marmoree. 
Altre opere di Brunelleschi sono la sagrestia vecchia della chiesa di San Lorenzo (1418-1429), l'Ospedale degli Innocenti (1421-1445), la chiesa di San Lorenzo (1421-1460), la cappella Pazzi (1429-1446), palazzo Pitti (1440-1470), la chiesa di Santo Spirito (1444-1487). Brunelleschi elaborò uno stile geometrico e austero che recupera forme dell'architettura classica e che sarà preso a modello per molti dei successivi edifici del rinascimento fiorentino. 


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