Enciclopedia

Canòva, Antònio (Possagno, Treviso 1757-Venezia 1822) Il più celebre scultore europeo dell'età neoclassica, influenzò la scultura dell'inizio del XIX sec. Dopo aver iniziato la sua attività a Venezia, nel 1781 si trasferì a Roma. Le sue opere neoclassiche, profondamente permeate dello spirito degli antichi, gli valsero grande celebrità, tanto da attirarsi le simpatie prima dei papi (1783-1784) poi anche di Napoleone (1803-1806), per il quale lavorò a Parigi. Canova interpretò al più alto livello l'aspirazione alla rinascita dell'arte antica e al bello. L'idealizzazione è ottenuta con la sapienza compositiva, con un'estrema finitezza formale, con l'equilibrio delle masse e l'uso del materiale classico per eccellenza, il marmo bianco, che esalta particolarmente le figure femminili create dall'artista. Numerosissime le opere da lui eseguite; tra le più famose Dedalo e Icaro (1777-1779, Venezia, Museo Corrèr), Amore e Psiche che si abbracciano (1787-1793, Parigi, Louvre), monumento a Clemente XIII (1792, Roma, San Pietro), monumento funebre di Maria Cristina d'Austria (1798-1805, Vienna, Augustinerkirche), Paolina Borghese (1804-1807, Roma, Galleria Borghese), Napoleone come Marte pacificatore (1803-1806, Londra, Apsley House), Monumento a Vittorio Alfieri (1806-1810, Firenze, Santa Croce), Le Grazie (1813, San Pietroburgo, Museo dell'Ermitage), Ebe (1816-1817, Forlì, Pinacoteca comunale). 


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