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Cèca, Repùbblica Stato dell'Europa centrale sorto dalla scissione della Cecoslovacchia in Repubblica Ceca (Boemia e Moravia) e Repubblica Slovacca (Slovacchia) 
Confina a nord-est con la Polonia, a nord-ovest e a ovest con la Germania, a sud con l'Austria e a est con la Repubblica Slovacca. 
Il territorio comprende due regioni distinte: la Boemia e la Moravia-Slesia. La prima occupa il territorio interessato dal bacino superiore del fiume Elba, delimitato dai monti Metalliferi (Ezgebirge), dalla Selva Boema, dai Sudeti (monte Sniezka, 1.602 m) e dalle Alture Morave. 
La parte orientale del paese è occupata dalla Moravia delimitata dal versante orientale delle Alture Morave e dai Carpazi (Piccoli Carpazi, Carpazi Bianchi e monti Javornik). 
La regione costituisce una specie di zona di passaggio tra le basse terre del Danubio a sud e quelle dell'Oder e della Vistola a nord, anche se il territorio è mosso da gruppi collinari e dalla dorsale di Chriby. 
Le acque fluviali della Repubblica Ceca tributano nel mare del Nord attraverso l'Elba e al mar Nero attraverso il Danubio; la Boemia è attraversata da est a ovest dal fiume Elba e da sud a nord dal suo affluente Moldava che bagna Praga, la capitale, e che è il fiume boemo per eccellenza. Numerosi gli affluenti della Moldava o direttamente dell'Elba. 
Il fiume Moravia invece è un affluente di sinistra del Danubio e dà il nome alla regione. 
Il clima è continentale con notevoli escursioni annue, con inverni rigidi secchi ed estati più temperate e piovose. La capitale è Praga (1.250.000 ab.), città ricca di storia e arte, metropoli politica ed economica. Altre città sono Brno (400.000 ab.), Ostrava (350.000 ab.) e Plzen (180.000 ab.). 
Assai estese sono le colture cerealicole di frumento, orzo, segale, mais e avena; pregiata la produzione di luppolo, che alimenta una fiorente produzione di birra, di patate e barbabietole da zucchero. Minore importanza hanno tabacco, canapa e lino e piante da seme (colza e girasole); discretamente diffusa anche la produzione di frutta. 
La Repubblica Ceca è tra i paesi europei più ricchi di foreste (circa il 35% della superficie) che, sfruttate razionalmente, offrono un quantitativo annuo di legname ragguardevole, dando impulso alle industrie dei mobili e della carta. 
L'allevamento ha carattere intensivo, prevalentemente bovini, ma anche suini e animali da cortile. Diffusa anche l'apicoltura. 
Tra le risorse minerarie si trovano carbone e lignite; notevole la produzione di magnesite di cui il paese è il massimo esportatore mondiale. In quantità modeste si estraggono altri minerali quali ferro, grafite, oro, rame, piombo, minerali radioattivi. 
Scarsa è la produzione di petrolio, ma fiorente è l'industria di raffinazione che lavora il greggio proveniente dall'URSS mediante oleodotto. 
Il paese dispone di una solida industria di base, specie nel settore siderurgico e metalmeccanico; diffusa in tutto il paese è l'industria tessile, in particolare per filati e tessuti di cotone e lana; in espansione è l'industria chimica (fertilizzanti, materie plastiche, resine ecc.); attiva è anche la lavorazione del cuoio e della gomma. 
L'industria alimentare produce: zucchero, insaccati e birra. 
Prodotti tipici ben conosciuti anche all'estero sono i cristalli e le porcellane (Boemia) e gli strumenti musicali. 
Il turismo ha ricevuto negli ultimi anni un notevole impulso e continua a essere in forte espansione. 
STORIA La Repubblica di Cecoslovacchia, che riunisce i cechi e gli slovacchi dell'antica Austria-Ungheria, viene creata nel 1918. Nel 1919-1920 viene unita a essa anche la Rutenia subcarpatica; i trattati di Saint Germain e Trianon fissano le frontiere dello stato cecoslovacco, presieduto dal 1918 al 1935 da T. Masaryk. Dal 1935 al 1938 è presidente della repubblica E. Benes. 
Nel 1938 il paese deve accettare le decisioni della conferenza di Monaco e cedere i Sudeti alla Germania. Nel 1939 la Germania occupa la Boemia-Moravia e vi instaura il suo protettorato; la Slovacchia forma uno stato separato. Nel 1940 Benes costituisce a Londra un governo in esilio, che nel 1943 firma un trattato di amicizia con l'URSS. Nel 1945 Praga viene liberata dall'armata sovietica. L'URSS si fa cedere la Rutenia subcarpatica. Benes diventa di nuovo presidente della repubblica. 
Nel 1946 il comunista K. Gottwald diventa presidente del consiglio. L'anno successivo l'URSS obbliga la Cecoslovacchia a rinunciare al piano Marshall. Nel febbraio 1948 i comunisti si impadroniscono del potere (colpo di Praga). Tra il 1948 e 1953 Gottwald allinea il paese all'URSS. Alcuni processi (1952-1954) condannano Sl´nský e i nazionalisti slovacchi. Tra il 1953 e 1957 A. Novotný assume la direzione del partito e A. Z´potocký quella dello stato. Negli anni successivi Novotný riunisce in se stesso le due cariche. 
La fronda degli intellettuali e il malcontento slovacco si sviluppa a partire dal 1962-1963. Nel 1968, durante la cosiddetta primavera di Praga, il partito, guidato da Dubcek, tenta di orientarsi verso un socialismo dal volto umano. L'intervento sovietico in agosto pone termine al corso innovatore. L'anno successivo la Cecoslovacchia diventa uno stato federale formato dalle repubbliche Ceca e Slovacca. Hus´k sostituisce Dubcek alla guida del partito. È l'inizio della cosiddetta normalizzazione
Nel 1975 Hus´k succede a Svoboda alla presidenza della repubblica. Nel 1987 Milos Jakes succede a Hus´k alla guida del partito. Importanti manifestazioni contro il regime (novembre '89) portano alle dimissioni dei principali dirigenti (M. Jakes, G. Hus´k), all'abolizione del ruolo dirigente del partito e alla formazione di un governo di intenti nazionali, guidato da Marian Calfa, nel quale i comunisti sono minoritari. Il dissidente V´clav Havel viene eletto alla presidenza della repubblica. 
Nel 1990 il paese prende ufficialmente il nome di Repubblica Federativa Ceca e Slovacca. Le prime elezioni libere (giugno) sono vinte da movimenti democratici (tra cui il Forum civico). L'anno successivo le truppe sovietiche iniziano la ritirata dal paese. Nel 1992, Havel presenta le dimissioni. Le autorità federali accettano il processo di spartizione della Cecoslovacchia in due stati indipendenti, negoziata dal governo ceco di V. Klaus e il governo slovacco di V. Meciar. Nel 1993 la Cecoslovacchia viene divisa in due stati indipendenti, la Slovacchia e la Repubblica Ceca (1o gennaio). Diventa presidente V. Havel, rieletto nel 1998. Nel 1998 i socialdemocratici vincono le elezioni di giugno e il loro leader M. Zeman diviene primo ministro. 
Abitanti-10.330.000 
Superficie-78.864 km2 
Densità-131 ab./km2 
Capitale-Praga 
Governo-Repubblica parlamentare 
Moneta-Corona ceca 
Lingua-Ceco, moravo, slovacco 
Religione-Cattolica 


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