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Congo (Rep. democratica ex Zaire) Repubblica dell'Africa centrale; confina a nord con il Sudan e la repubblica Centrafricana, a ovest con la repubblica del Congo e l'Angola (enclave di Cabinda), affacciandosi per un brevissimo tratto sull'oceano Atlantico, a sud con l'Angola e lo Zambia, a est con la Tanzania, il Burundi, il Ruanda e l'Uganda. 
Il territorio dello Zaire è essenzialmente costituito dal bacino del fiume Congo (o Zaire), un vastissimo bassopiano (400 m di media) circondato da altopiani e rilievi più marcati. 
A sud e a sud-est (Shaba), il bassopiano si eleva con una serie di terre alte tra i 1.000 e i 1.500 m (Katanga); a est e a nord-est esse s'innalzano ulteriormente (2.000 m di media) e culminano a 5.119 m nel Ruwenzori, al confine con l'Uganda. Lungo tutto il confine orientale si snoda la profonda fossa tettonica africana, con una serie di grandi laghi: il lago Alberto e il lago Edoardo, al confine con l'Uganda, il lago Kivu, al confine con il Ruanda, il lago Tanganica, al confine con il Burundi e la Tanzania. Tutta la grande conca centroccidentale è percorsa dal grande Congo (Zaire) e dai suoi numerosi affluenti, ed è separata dall'Atlantico dai monti del Cristallo, dove il grande fiume, attraverso le cascate di Livingstone, trova la strada per il mare; esso nasce col nome di Lualaba dalla catena dei Mitumba, ed è alimentato da molteplici affluenti, come il Luvua, il Lukuga, il Kasai, che raccoglie tutte le acque dell'Angola, e l'Oubangui, che gli porta tutte quelle dell'altopiano centrafricano. Da questo punto, per oltre 1.600 km, il fiume è ampio e navigabile, e costituisce un elemento molto importante nelle comunicazioni del paese. 
Lo Zaire è attraversato, nella parte mediana, dall'equatore, per cui il clima è caratterizzato da temperature molto elevate con scarse escursioni termiche, abbondanti precipitazioni e notevole umidità. Solo nelle zone periferiche più elevate i tratti climatici sono più moderati. 
La popolazione è costituita in prevalenza da gruppi bantu, con una minoranza di ceppo sudanese. 
Quasi la metà degli abitanti vive nelle grandi città e nei centri minerari. 
La capitale è Kinshasa, la città più popolosa dell'Africa nera (3,7 milioni di abitanti), centro culturale e finanziario, nonché il principale porto fluviale del bacino del Congo. Altri centri notevoli sono Kananga, Mbuji-Mayi, Lubumbashi, dove si situano le principali industrie che sfruttano i prodotti dei giacimenti dello Shaba. 
La maggior parte della popolazione è impiegata nell'agricoltura, nonostante la scarsità delle aree coltivabili: grave è infatti la mancanza dei fondamentali prodotti alimentari. La base dell'alimentazione è costituita soprattutto da manioca, batata, mais e riso; si hanno anche alcune colture ortofrutticole (pomodori, agrumi, frutta tropicale). 
Le colture commerciali, che un tempo costituivano una voce notevole dell'esportazione, oggi risentono della crisi che coinvolge l'ambiente rurale: le scelte del governo in fatto di politica economica hanno privilegiato le attività estrattive e le opere pubbliche, quest'ultime non sempre realmente utili al paese. 
Principale prodotto è il caffè (coltivato sugli altopiani orientali), quindi il cotone, la palma da olio, altre oleaginose come arachidi, sesamo e soia, e, in misura più limitata tè, cacao, canna da zucchero e tabacco. 
Nonostante il ricchissimo patrimonio forestale (75% del territorio), lo sfruttamento è piuttosto limitato per la mancanza di adeguate vie di comunicazione: esso fornisce comunque legname pregiato e caucciù. 
Scarsamente praticate sono le attività zootecniche e anche la pesca ha un ruolo modesto. 
L'autentica e notevole ricchezza dello Zaire è costituita dalle risorse minerarie; il paese è il massimo fornitore mondiale di cobalto e notevolissimi sono i giacimenti di diamanti, di rame e di oro. Lo Shaba è la principale area estrattiva, che, oltre a cobalto e rame, fornisce buoni quantitativi di zinco, argento, stagno, uranio, radio e germanio. 
Notevolmente sviluppata è l'industria, in particolare le attività connesse all'estrazione. 
L'industria fondamentale del paese è quella metallurgica (raffinerie di rame, zinco, piombo, cobalto). 
Sviluppato è anche il settore chimico. 
Concentrati nella capitale operano numerosi impianti destinati alla lavorazione dei prodotti locali (settori alimentare, tessile, manifatture di tabacchi). Si hanno infine alcuni cementifici e due raffinerie di petrolio (Matadi e Moanda). 
STORIA La regione è occupata da due gruppi etnici: pigmei e bantu. Nel XVII-XVIII sec. viene creato il regno di Kuba, sulla costa Kasai, mentre a Shaba (Katanga) il regno luba è al suo apogeo; il regno lunda se ne distacca nel 1750. Nel 1876 il re del Belgio Leopoldo II crea l'Associazione Internazionale Africana (AIA), ben presto trasformata nell'Associazione Internazionale del Congo. Nel 1885 lo stato indipendente del Congo riceve a Berlino una consacrazione internazionale. La sua unione con il Belgio è puramente personale, essendo il Congo proprietà del sovrano. Nel 1908 il Belgio rileva l'eredità di Leopoldo II. Nel periodo dal 1918 al 1939 viene sostenuto attivamente lo sviluppo economico della colonia. 
Nel 1960 dopo quattro anni di nazionalismo effervescente, il Congo belga ottiene l'indipendenza con il nome di Repubblica del Congo. P. Lumumba diventa primo ministro mentre Joseph Kasavubu è presidente della repubblica. Il Katanga con Moise Chombé, si separa dal paese. Dal 1961 al 1965 i disordini continuano, contrassegnati in particolare dall'assassinio di P. Lumumba (1961), dall'intervento dei caschi blu dell'ONU (1961-1972) e da quello dei paracadutisti belgi (1964) per sconfiggere la secessione del Katanga. 
Nel novembre 1965 l'ascesa alla presidenza della repubblica di J. Mobutu, a seguito di un colpo di stato, inaugura un periodo di instabilità. L'anno successivo Mobutu diventa anche capo del governo. Nel 1969-1972 il Movimento popolare della rivoluzione diventa il partito unico e prende progressivamente il controllo di tutto l'apparato statale. Nel 1971 la Repubblica del Congo prende il nome di Zaire. Nel 1977-1978 Mobutu fa appello alla Francia per sedare le ribellioni interne. Nel 1984 viene rieletto presidente della repubblica. Nel 1990 il paese si apre al multipartitismo. L'anno successivo, di fronte a una crescente opposizione, Mobutu convoca una conferenza nazionale, incaricata di preparare la transizione democratica. Dal 1992 la crisi politica provocata dalla lotta tra Mobutu e il potere di transizione si aggrava sempre di più. Scontri armati tra fazioni portano alla caduta di Mobutu. Lo Zaire assume il nome di Repubblica democratica del Congo. Nel 1997 è eletto presidente L. Kabila. 
Abitanti-43.900.000 
Superficie-2.345.410 km2 
Densità-18,7 ab./km2 
Capitale-Kinshasa 
Governo-Regime di transizione 
Moneta-Nuovo zaire 
Lingua-Francese e lingue bantu (swahili, lingala) 
Religione-Cattolica, con minoranze protestanti e animiste 


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