Enciclopedia

Aleràmo, Sibìlla (Alessandria 1876-Roma 1960) Pseudonimo di Rina Faccio. Giornalista e autrice di romanzi, poesie, lettere e diari. Personalità inquieta, intraprese l'attività di giornalista, intervenendo a favore del femminismo. Lasciò il marito per lo scrittore Giovanni Cena con il quale collaborò attivamente nell'opera di promozione sociale tra i contadini della campagna romana all'inizio del secolo. Nel 1946 si iscrisse al partito comunista, collaborando all'opera di propaganda politica. Tra le opere, i romanzi Una donna (1906), libro ispirato alla sua infelice vicenda autobiografica e impegnato sul fronte della lotta per l'emancipazione femminile, Il passaggio (1919), Amo dunque sono (1927), Il frustino (1932); le opere di poesia Momenti (1921), Poesie (1929), Sì alla terra (1935), Selva d'amore (1947), Aiutatemi a dire (1951), Luci della mia sera (1956); le prose Andando e stando (1921), Gioie d'occasione (1930), Orsa minore (1938), Il mondo è adolescente (1949); le memorie, Dal mio diario 1940-1944 (1945), Diario di una donna. Inediti 1945-1960 (1978), Un amore insolito. Diario 1940-1944 (1979); le lettere, pubblicate solo parzialmente, D. Campana-S. Aleramo, Lettere (1958). 


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