Enciclopedia

Elena (opere) Tragedia di Euripide (412). Tra le 19 tragedie di Euripide conservate (delle circa 90 attribuitegli), Elena è considerata una delle meno riuscite. Per due motivi principali: il lavoro costituisce una rielaborazione del mito alquanto romanzesca ma non particolarmente felice; i personaggi sono elaborati in modo assai rudimentale, quasi che il poeta avesse trovato difficoltà a immedesimarsi nella vicenda. Inoltre, l'intreccio è più vicino alla commedia che alla tragedia. La scena iniziale è ambientata in Egitto, paese nel quale, come la stessa protagonista narra, è stata condotta da Ermes perché rimanesse nascosta presso il re Proteo mentre una sua immagine veniva rapita da Paride e portata a Troia. Il fratello di Aiace, Teucro, trovandosi a passare in Egitto racconta della vicenda di Troia, caduta già da sette anni. Di Menelao non ha notizie precise. Elena, addolorata, prega Teucro di nascondersi, per evitare che il re Teoclimeno, di lei innamorato, lo uccida per gelosia, come suole fare con tutti i greci che approdano in Egitto. Intanto, spinto dai venti, fa ritorno Menelao, lacero ed esausto. Prima viene riconosciuto da una schiava, poi dalla stessa Elena, mentre la falsa immagine scompare. Con la complicità dell'indovina Teònoe, viene organizzata una cerimonia funebre in mare, nel corso della quale Elena e Menelao fuggono dall'Egitto. All'irato re Teoclimeno, appaiono i Dioscuri che illustrano la volontà degli dei, che deve compiersi. (Quest'ultima scena verrà ripresa dall'autore nella Ifigenia in Tauride
Elena 
Poema in 14 canti, per complessivi 1321 versi, del poeta anglosassone Cynewulf (seconda metà VIII secolo). Tema dell'opera è la libera e romanzesca ricostruzione del ritrovamento della croce di Gesù Cristo da parte di Elena, madre dell'imperatore Costantino. La narrazione presenta l'intervento di Satana, Giuda e dei Giudei, tutti coalizzati per impedire il ritrovamento. Alla fine anche Giuda si pente, riconosce che Cristo è morto per la salvezza degli uomini, si converte, viene battezzato e diventa vescovo di Gerusalemme, mentre un miracolo consente l'individuazione della vera croce. Satana esce scornato dalla vicenda. Gli esegeti dell'opera hanno riconosciuto nel canto XV del poema la confessione dell'esperienza di salvezza attraverso la croce vissuta personalmente dall'autore. 
Elena 
Opera di filosofia di Gorgia di Lentini (prima metà V sec. a. C.). 


Blia.it NON utilizza cookie (v. informativa)

Per contattare la redazione di Blia.it potete scrivere a: info@blia.it
(attenzione, blia.it non ha nessun rapporto con banche, scuole o altri enti/aziende, i cui indirizzi sono visualizzati al solo scopo di rendere un servizio agli utenti del sito)