Enciclopedia

Èracle Leggendario eroe greco, figlio di Zeus e di Alcmena, moglie di Anfitrione. Nacque in Argolide col nome di Alcide, poi cambiato in Eracle (gloria di Era) su suggerimento della Pizia. Era, per vendicarsi dell'infedeltà del marito cercò di ucciderlo, ma Eracle strozzò i due serpenti che lei aveva mandato. La sua terribile forza si manifestò in violenti attacchi d'ira che lo portarono all'ucisione del maestro Lino e dei suoi figli, avuti da Megara. Per purificarsi di quest'ultimo delitto dovette obbedire per undici anni ai voleri del cugino Euristeo che gli impose le famose dodici fatiche. Terminate le mitiche prove, prese parte a numerose guerre, fondò i giochi olimpici e liberò Prometeo. La sua morte fu causata involontariamente dalla moglie Deianire che gli regalò una tunica intrisa di sostanze venfiche, avuta da Nesso. Eracle, sentendo prossima la fine, costruì un rogo sul monte Eta e vi si gettò sopra. Gli dei però lo salvarono e lo innalzarono al cielo fra le divinità. Riconciliatosi con Era, sposò Ebe. In Italia Eracle fu identificato con Ercole. Già verso il 400 a. C. si hanno tracce della sua presenza a Roma: la sua avventurosa lotta contro il ladrone Caco sull'Aventino è la sua vicenda più popolare. Il culto di Ercole divenne pubblico nel 312 a. C. e si diffuse nei territori controllati dai romani. 


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