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Grècia Repubblica dell'Europa sudorientale, si estende nella penisola balcanica e confina a nord con la Macedonia e la Bulgaria, a nord-ovest con l'Albania e a nord-est con la Turchia; è bagnata a ovest dal mar Ionio, a sud dal Mediterraneo e a est dall'Egeo. 
Il territorio è prevalentemente montuoso, di natura carsica. Dal massiccio del Pindo si dipartono due catene che delimitano il bacino pianeggiante della Tessaglia. In questa zona il monte più alto è lo Smolikas (2.657 m). Nella catena settentrionale svetta il monte degli antichi dei greci, l'Olimpo (2.917 m, la vetta più alta della Grecia), quella meridionale culmina nel monte Eta, il cui versante meridionale si affaccia sul golfo di Corinto. La penisola del Peloponneso è anch'essa solcata da rilievi che possono essere considerati una continuazione meridionale del Pindo, interrotta solo da uno stretto braccio di mare. L'area a ovest del Pindo assume un aspetto nettamente differenziato, digradante verso il mare in altipiani calcarei. La vicinanza dei monti al mare rende le coste molto frastagliate. La costa ionica è articolata in due grandi golfi, il golfo di Arta e il golfo di Patrasso. 
La costa meridionale del Peloponneso è caratterizzata da quattro formazioni peninsulari che danno origine ai golfi di Messegna, di Laconia e di Nauplia. Le coste dell'Egeo sono rocciose e alte, fronteggiate per un lungo tratto dall'isola Eubea, a sua volta interrotta da numerosi profondi golfi (golfo di Egina, golfo di Volo, golfo di Salonnico e golfi della penisola Calcidica). 
I fiumi della parte orientale hanno prevalentemente carattere torrentizio; il maggiore è il fiume Aliàkmon, che nasce ai confini con l'Albania e si getta nel golfo di Salonnico. I fiumi del versante occidentale hanno portata più elevata e più regolare. La parte insulare rappresenta ben il 19% del territorio greco. Le isole principali sono le Ionie (Corfù, Leucade, Cefalonia, Zante, Itaca e altre minori) nel mar Ionio. Nell'Egeo sorgono Eubea, le Cicladi, le Sporadi Settentrionali e le Sporadi Meridionali. La più estesa e la più importante è però Creta, che delimita l'Egeo dal mar Mediterraneo vero e proprio. 
Il clima è tipicamente mediterraneo, con inverni miti e piovosi ed estati calde e asciutte; la presenza del monte Pindo differenzia il clima tra la parte orientale e occidentale del paese (quest'ultima presenta inverni più miti e umidi). Nelle zone montuose il clima è quasi continentale o d'alta montagna. 
La capitale è Atene, città dell'Attica di antichissima tradizione storica e culturale, oggi centro politico e amministrativo, che insieme al Pireo e ad altri sobborghi forma un'area urbana con più di 3 milioni di abitanti. Altre città importanti sono Salonicco, Patrasso, Candia, Volo, Larissa, Calamata, Corfù, Rodi e Corinto. 
Paese tradizionalmente agricolo, ha compiuto dagli anni '60 un notevole sforzo di industrializzazione che le ha permesso di essere ammessa alla Comunità economica europea. 
Nonostante la tradizione agricola, la Grecia non è particolarmente favorita dal territorio prevalentemente montuoso e dal clima spesso secco. Il prodotto principale è il frumento, soprattutto coltivato nelle pianure della Macedonia e della Tracia, seguono l'orzo, il mais, il riso e l'avena. 
Più rilevanti ai fini commerciali sono alcune colture di tipo arboreo quali l'olivo (la Grecia è il terzo produttore d'olio d'oliva del mondo) la vite e gli agrumi, destinati in buona parte all'esportazione. 
Dall'uva si ricavano notevoli quantità di vino, rinomato anche all'estero, ma molto rilevante è anche la produzione di uva passa. In crescita sono le produzioni di cotone e di tabacco. Altri prodotti agricoli sono semi oleaginosi, barbabietole da zucchero e prodotti ortofrutticoli. Il manto forestale è assai povero, quindi modesta la produzione di legname, contenuta anche l'attività zootecnica, prevalentemente limitata dalla scarsità di pascoli. Relativamente carente anche la pesca. 
Il sottosuolo presenta una certa varietà di minerali, ma spesso in quantità esigue. Le principali produzioni minerarie sono di nichel, bauxite e magnesite. Si estraggono inoltre lignite, minerali di ferro, manganese e argento. 
Famosi i marmi e lo smeriglio (nell'isola di Nasso), oltre ai materiali da costruzione in genere. La produzione di energia elettrica poggia per il 70% sul petrolio di importazione; in via di sfruttamento due giacimenti petroliferi scoperti al largo dell'isola di Taso. 
L'industria ha subito un forte sviluppo in particolare nel settore tessile (soprattutto cotone, ma anche fibre sintetiche) nel settore alimentare (industrie vinicole, zuccherifici, oleifici, birrifici) e nella manifattura del tabacco. 
Un certo impulso hanno subito inoltre l'industria chimica e petrolchimica, della siderurgia (laminati di ferro) e della metallurgia (piombo, alluminio). 
Importante e in continua crescita è il contributo del turismo. 
Letteratura antica. 
Tre sono i periodi principali: ellenico o arcaico (sec. VIII-VI a. C.), antico o classico (sec. V-IV a. C.), ellenistico (sec. III-I a. C. alessandrino, sec I a. C.-V d. C. greco-romano). L'Iliade e l'Odissea sono le prime testimonianze note (sec. VIII a. C.) in cui sono sfociate le grandi tematiche poetiche dell'età micenea, in cui prevalevano le tradizioni orali ed epiche tramandate dagli aedi. Nel VII sec. si colloca la prima figura di storico, Esiodo, con la Teogonia e le Opere e Giorni. Successivi sono i poeti lirici dell'Asia minore: si distinguono i filoni elegiaco (motivi amorosi, sentenziosi e politici di Mimnermo, Callino, Tirteo e Solone), giambico (autobiografico e aggressivo di Archiloco e Ipponante), melico-monodico (passioni, eros e motivi conviviali di Alceo, Anacreonte e Saffo) e melico-corale (celebrativa del mito con Pindaro e Bacchilide). Al primo periodo risalgono Talete, Pitagora, Eraclito ed Empedocle, rappresentanti della prima storiografia e filosofia o scienza della natura. Il secondo periodo fiorì con centro in Atene e grazie all'avvento della democrazia: la tragedia e la commedia antica sono le forme più significative, entrambe sottolineate dal coro e dal canto lirico (Eschilo, Sofocle ed Euripide per la tragedia, Cratino e Aristofane per la commedia). Nel periodo si collocano Tucidide, Erodoto e Senofonte come storiografi cultori della ricerca delle cause razionali e biografi attenti. Al loro fianco la scuola di pensiero filosofico è alimentata da Socrate, Democrito, Platone e Aristotele. Alessandria d'Egitto è la culla del periodo ellenistico, testimoniato dalla famosa Biblioteca. La letteratura coltiva solo temi di erudizione e ricercatezza formale, fuggendo da ogni funzione sociale o politica: Callimaco è il caposcuola e nella provincia si afferma la poesia bucolica (Teocrito). Sorge il romanzo e la filosofia epicurea e stoica. Polibio è lo storico di maggior spicco mentre nel teatro si afferma la commedia nuova con Menandro. Nel periodo greco-romano si affermano accanto alla biografia (Plutarco) e alla prosa satirica (Luciano) la letteratura dei dottori della chiesa volta a mediare la cultura greca con la religione cristiana: Clemente Alessandrino, Basilio, Origene, Gregorio Nazianzeno sono i più noti esponenti. 
Arte antica. 
Nel sec. X a. C. si assiste alla nascita di una nuova arte tesa allo stile geometrico, non più condizionata dalla religione e dalle dinastie del vicino Oriente: il primo impegno è la ricerca costruttiva, eseguita in forme stilizzate, che sfocia nel VII sec. a dare corpo alla figura umana, accostata a motivi orientali di decorazione fantasiosa quali sfingi, leoni, palme. Contemporaneamente la scultura approda alla figura maschile nuda e a quella femminile vestita, il kouros e la kore, indice di ricerca della bellezza e dell'armonia sempre presenti nell'arte greca. Gli scultori dorici privilegiano la rappresentazione della forza, mentre gli ionici attribuiscono alle forme slancio e grazia sottile: le due scuole si fondono e integrano in epoca attica e tutto il periodo arcaico è caratterizzato dal loro confronto. Il tempio viene delineandosi durante il VI e il V sec., sia in Magna Grecia che nel continente: tempio di Era e di Zeus a Olimpia, di Apollo a Corinto, di Paestum, Selinunte e Agrigento di ordine dorico. In Asia Minore nasce l'ordine ionico. I fregi e i frontoni triangolari sono l'impegno degli scultori. La ceramografia si sviluppa nel periodo arcaico elaborando la tecnica delle figure nere e delle figure rosse su sfondo nero. Nelle sculture di stile severo si evidenziano forti tensioni dinamiche e strutture anatomiche potenti e aggraziate allo stesso tempo come il Discobolo di Mirone, l'Auriga di Delfi, i Guerrieri di Riace. L'età classica è iniziata dal Doriforo di Policleto, nel periodo di Pericle, improntato all'opera di Fidia: a questi e a Ictino si attribuisce la decorazione del Partenone e a Filocle l'Eretteo. I pittori del periodo sono solo testimoniati dalle opere letterarie. In architettura si afferma l'ordine corinzio, rappresentato nel sec. IV dal nuovo Artemisio di Efeso e dal Mausoleo di Alicarnasso. La scultura tenta la raffigurazione degli stati d'animo e con modelli più morbidi approda al primo nudo femminile con Prassitele (Venere di Cnido). L'espansione dell'arte greca arriva in Medio Oriente, Egitto, e Roma, portando il seme dell'individualismo e sostituendosi agli antichi ideali: il verismo di ritratti e caricature, la grazia e la naturalezza prendono il sopravvento sul fantastico e lo stilizzato. I templi dipteri di ordine corinzio e l'assetto monumentale della città (le agorà chiuse da peristili marmorei ad Atene e Cnido) risalgono a questo periodo. 
Religione antica 
La religione greca affonda le proprie radici nella civiltà micenea da cui deriva. In particolare assistiamo all'affermarsi di giochi atletici in onore delle divinità; i più famosi sono i giochi olimpici, in onore di Giove. Anche feste specifiche di ogni polis (città) e giochi o competizioni poetiche collettive contribuiscono all'unitarietà delle coscienze e alla nascita della religione olimpica, così detta dal monte Olimpo su cui si pensava abitassero gli dei. Le divinità vivono una loro vita, senza interferenza diretta con la realtà dell'uomo, e sono pensati con comportamenti mutuati dalla società umana: per primo Esiodo con l'opera Teogonia, in cui descrive il sistema del cosmo e degli dei, cercò di sistemare la materia teologica, organizzando il mondo degli dei in modo gerarchico e valorizzando espressioni religiose quotidiane, in cui si onorano anche divinità minori, dei campi, delle acque ecc. Non è comunque esistito nella religione greca un insieme di norme dottrinarie né nessun centro di direzione privilegiato, anche se il santuario di Delfi (dedicato ad Apollo) e le divinità di città come Atene (Atena) assunsero di volta in volta prestigio tale da indirizzare anche le vicende politiche. 
STORIA Nel VII millennio a. C. compaiono i primi insediamenti umani; all'inizio del II millennio gli indo-europei (achei, dori) fanno la loro comparsa nella regione. Verso il 1600 a. C. si sviluppa la civiltà micenea. Nel 1200 a. C. le invasioni dei dori segnano l'inizio del medioevo greco; nelle città, il regime oligarchico viene sostituito dal regime monarchico. 
Nel 594 a. C. Solone diventa arconte ad Atene, ma nel 560 a. C. Pisistrato e i suoi figli impongono la loro tirannia: solo nel 507 a. C. Clistene dà agli ateniesi istituzioni democratiche. Le guerre persiane oppongono i greci ai persiani, che devono ritirarsi in Asia Minore (490-479). Nel 448 a. C. la pace di Callias mette fine alle ostilità con i persiani. La guerra del Peloponneso (431-404) oppone Sparta e Atene, che capitola nel 404; Sparta sostituisce la propria egemonia a quella di Atene. Nel 371 Sparta è vinta a Leuctres dai tebani che stabiliscono la propria egemonia sulla Grecia continentale. Filippo II di Macedonia, vittorioso a Cheroneo (338), estende progressivamente il proprio dominio sulle città greche e Alessandro il Grande, padrone della Grecia, conquista l'impero di Persia. Dopo la suddivisione dell'impero di Alessandro, la Grecia torna ai re di Macedonia. Incomincia la lotta contro Roma; Filippo V è battuto a Cinoscefale (197) e la Grecia ritrova una semi-indipendenza sotto il controllo romano; nel 146 le città greche coalizzate sono vinte da Roma e Corinto è distrutta; la Grecia diventa una provincia romana. 
Nel 330 viene fondata Costantinopoli che diventa il nuovo centro culturale dell'oriente greco e nel 395, alla morte di Teodosio, l'impero romano viene definitivamente suddiviso: la Grecia è integrata nell'impero d'oriente. 
Sotto il controllo dell'impero bizantino, la Grecia subisce incursioni dagli slavi, dai bulgari e solo nel 1204 la quarta crociata si conclude con la creazione dell'impero latino di Costantinopoli, del regno di Tessalonica, del principato di Acaia (o Morea) e di diversi ducati. In seguito veneziani, genovesi e catalani si disputano il controllo della Grecia mentre gli ottomani occupano la Tracia, la Tessaglia e la Macedonia nella seconda metà del XIV sec. 
Alla fine del XVI sec. i greci commercianti formano una borghesia influente all'interno dell'impero ottomano dopo la firma della capitolazione. Il sentimento nazionale si sviluppa come reazione alla decadenza turca e alla volontà egemonica della Russia di prendere sotto la propria protezione tutti gli ortodossi. 
Solo nel 1821 scoppia l'insurrezione; dopo la presa di Tripoli, il congresso di Epidauro proclama l'indipendenza della Grecia (1822). I turchi reagiscono con massacri (tra i quali quello di Chio). La Gran Bretagna, la Francia e la Russia intervengono e sconfiggono gli ottomani e la flotta di Ibraim Pascià a Navarino. Nel 1828 la Russia entra in guerra contro gli ottomani e ottiene l'autonomia dalla Grecia (trattato di Adrianopoli) e nel 1830 il trattato di Londra stabilisce la creazione di uno stato greco indipendente sotto la protezione della Gran Bretagna, della Francia e della Russia. Le vicende della monarchia greca sono altalenanti finché a seguito delle guerre balcaniche, la Grecia ottiene la maggior parte della Macedonia, il sud dell'Epiro, Creta e le isole di Samo, Chio, Mitilene, Lemno. Nel 1913 Costantino I succede al padre Giorgio I, assassinato e allo scoppio della prima guerrra mondiale il governo greco si divide in filo-tedeschi, raccolti attorno a Costantino I, e partigiani degli Alleati, guidati da Venizélos, che organizza a Tessalonica un governo repubblicano. Nel 1917 Costantino I abdica a favore di Alessandro I e la Grecia entra in guerra a fianco degli Alleati. Alla fine della guerra la Grecia ottiene la Tracia e la regione di Smirne (trattati di Neuilly e di Sévres), ma una nuova guerra greco-turca si conclude con la sconfitta dei greci. Costantino I, ritornato al potere, deve lasciare la corona al figlio Giorgio II e nel 1923 il trattato di Losanna attribuisce la regione di Smirne e la Tracia orientale alla Turchia. Un anno dopo viene proclamata la repubblica. La neonata repubblica non può evitare l'anarchia, che porta a vari colpi di stato, l'ultimo dei quali riesce. Nel 1935 Giorgio II ritorna in Grecia e Venizélos è costretto all'esilio; il paese è sottoposto alla dittatura di Metaxas. Durante la seconda guerra mondiale la Grecia è invasa dall'Italia (1940) e quindi dalla Germania (1941). Si sviluppa un potente movimento di resistenza. 
Al termine del conflitto Giorgio II rientra in Grecia. Il paese è in preda alla guerra civile, che termina con la sconfitta degli insorti comunisti. Nel 1952 la Grecia entra nella NATO e nel 1964 Costantino II (1964-1973) diventa re. Un anno dopo la crisi di Cipro provoca le dimissioni del primo ministro G. Papandreu e una grave crisi interna viene chiusa nel 1967 da una giunta di ufficiali che instaura il Regime dei Colonnelli, dominato da Papadopulos; il re va in esilio. La dittatura termina solo nel 1974 quando il primo ministro K. Karamanlis ripristina la libertà. Lo stesso Karamanlis nel 1980 viene eletto presidente della repubblica. Da allora si alternano governi guidati dalla Nuova Democrazia, governi guidati dai socialisti o governi di coalizione. A partire dal 1992 la vita politica si cristallizza attorno all'affermazione dell'ellenismo e all'opposizione alla costituzione di uno stato indipendente con il nome di Macedonia. Nel 1993 il PASOK vince le elezioni legislative anticipate e Papandreu diventa di nuovo primo ministro. Nel 1995 Kostis Stefanopulos è eletto alla presidenza della repubblica. Papandreu, colpito da polmonite alla fine del 1995, nel gennaio 1996 dà le dimissioni. Gli succede Kostas Simitis (PASOK) alla testa del governo. 
Abitanti-10.450.000 
Superficie-131.944 km2 
Densità-79,2 ab./km2 
Capitale-Atene 
Governo-Repubblica parlamentare 
Moneta-Dracma 
Lingua-Greco, macedone, turco e albanese 
Religione-Greco-ortodossa, con minoranze cattoliche 


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