Enciclopedia

Grònchi, Giovànni (Pontedera 1887-Roma 1978) Uomo politico italiano, nato a Pontedera (Pisa) nel 1887. Laureatosi nel 1909 in lettere, aderì alla Democrazia cristiana e divenne uno dei primi sindacalisti cattolici. Volontario alla prima guerra mondiale, fu tra i fondatori del Partito popolare (1919) e fu eletto deputato dal 1919 al 1926. Nominato sottosegretario all'industria nel primo governo Mussolini, lasciò l'incarico dopo che nell'aprile del 1923 il Partito popolare decise, durante il congresso di Torino di non collaborare più con il governo. Passò quindi all'opposizione e partecipò alla secessione dell'Aventino. Resse la direzione del Partito popolare dopo le dimissioni di don Sturzo insieme a G. Gambino e G. Spataro. Ritiratosi a vita privata, dopo essere stato dichiarato decaduto da parlamentare (novembre 1926), lasciò anche l'insegnamento per mantenere la propria indipendenza personale. Dopo il 1943 prese parte alla resistenza rappresentando la Democrazia cristiana nel CNL. Fu tra i membri della costituente (1944-1946), divenendo nel 1945 capo della sinistra interna al partito, ed ebbe più volte incarichi di governo (ministro dell'industria e del commercio). Presidente della camera dal 1948 al 1955, nello stesso anno divenne presidente della repubblica fino al 1962. Dedicò i sette anni del suo mandato a favorire il rinnovamento sociale, cercando di spostare a sinistra l'asse della vita politica del Paese. Compì numerosi viaggi all'estero (Stati Uniti, URSS, Brasile) e diventò senatore a vita dopo i sette anni del suo mandato. Morì a Roma nel 1978. 


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