Enciclopedia

impressionìsmo, sm. Movimento artistico francese della seconda metà del XIX sec. Il nome del movimento nacque in seguito alla definizione data a un gruppo di pittori (C. Monet, C. Pizarro, A. Guillaumin, P. Cézanne), che esponevano presso il fotografo Nadar a Parigi, dal critico L. Leroy in un articolo del 1874, a partire dal titolo del quadro di C. Monet Impression: soleil levant. L'impressionismo sviluppò la tecnica pittorica utilizzata da E. Manet nel quadro Le déjouner sur l'herbe del 1863. Si basa sulla rivalutazione di luce e colore rispetto al disegno, sull'abbandono del chiaroscuro e del realismo e sulla predilezione di dipingere all'aria aperta (en plein air), dando rilievo alla sensibilità dell'artista. Successivamente si aggiunsero al gruppo A. Renoir, J. F. Bazille, E. Degas, B. Morisot e A. Sisley. Fino al 1886, anno in cui il gruppo si sciolse, si tennero altre sette mostre. L'impressionismo ha rappresentato la base della pittura moderna. 
Impressionismo musicale 
Nato su ispirazione dell'impressionismo pittorico, ebbe come maggior esponente C. Debussy. Le caratteristiche principali furono l'importanza data alle sensazioni dell'artista, tramite l'abbandono della funzione tonale dell'armonia e delle regole armoniche e l'utilizzo di accordi dissonanti al fine di ottenere atmosfere raffinate, piene di suggestione. Diversi artisti del Novecento seguirono in misura diversa la strada aperta da Debussy. Tra questi compaiono P. Dukan, M. Ravel, A. Roussel in Francia, G. Puccini, G. F. Malipiero in Italia, I. Stravinskij, A. N. Scriabin in Russia. 


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