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Ancóna Capoluogo delle Marche (103.000 ab., CAP 60100, TEL. 071) e della provincia omonima, situata sul versante adriatico, alla base del Monte Conero. Il suo porto, che ha sempre avuto un buon movimento commerciale, è il principale porto peschereccio dell'Adriatico; vi hanno sede industrie chimiche, del cemento, alimentari, cantieri navali, stabilimenti farmaceutici, mobilifici. Fu fondata da profughi siracusani nel V sec. a. C. La parte vecchia della città, che si estende dal porto alle pendici del monte Guasco, conserva molti monumenti romani (arco di Traiano) e medievali (chiesa di Santa Maria della Piazza, San Domenico, duomo di San Ciriaco, loggia dei Mercanti). 
Provincia di Ancona 
(439.000 ab., 1.940 km2) Il suo territorio, digradante dalla cresta appenninica al mare, è tutto un susseguirsi di monti e colline. L'agricoltura riveste un ruolo importante nell'economia della provincia: si coltivano vigneti (è zona di produzione del verdicchio), frutteti, olivi, ortaggi; praticato anche l'allevamento di bovini, equini e suini. La pesca occupa un posto di rilievo nella zona costiera (Senigallia, Falconara Marittima). Buona la presenza di industrie meccaniche, navali (Ancona, Senigallia), della carta (Fabriano, Jesi, Senigallia), della seta e di strumenti musicali (Castelfidardo, Osimo), della ceramica (Fabriano). 


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