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ipotermìa, sf. Abbassamento della temperatura del corpo sotto i 35°. Può essere la conseguenza di fatti traumatici, di malattie sistemiche, di abuso di alcolici, droghe, psicofarmaci, di condizioni generali scadenti. Per i bambini e gli anziani il rischio aumenta. I primi segni di questa condizione patologica possono cominciare a manifestarsi quando la temperatura interna del corpo scende a livello di 33 °C o meno. Il soggetto può presentare ipotensione, disturbi del ritmo cardiaco, sonnolenza, delirio, coma, rigidità muscolare ecc. 
Come primo intervento occorre cercare di avvolgere il soggetto tra panni o coperte asciutte; se la vittima ha gli abiti bagnati ed è esposta a bassa temperatura sarebbe opportuno non togliere i panni anche se bagnati, in quanto questa operazione potrebbe ulteriormente abbassare la temperatura esterna del corpo. Per il trattamento d'urgenza occorre garantire la pervietà delle vie aeree, se possibile, somministrare ossigeno, non dare da bere bevande alcoliche. Queste ultime possono determinare sull'organismo un effetto depressivo del sistema nervoso, hanno l'effetto di dilatare i vasi sanguigni e, contrariamente a quanto si pensa, portano a una dispersione di calore. Per lo stesso motivo sono da evitare anche le bevande calde. Il soggetto deve essere mantenuto sdraiato per evitare la possibile insorgenza di ipotensione e non deve essere spostato bruscamente. 


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