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Iraq Stato del Vicino Oriente, confina a nord con la Turchia, a est con l'Iran, a sud-est con il Kuwait, a sud-ovest con l'Arabia Saudita, a ovest con la Giordania e con la Siria. Si affaccia per 50 km sul golfo Persico. 
Il territorio dell'Iraq coincide con la zona geografica della Mesopotamia, cioè con lala regione compresa tra il Tigri e l'Eufrate. 
Al suo territorio appartengono una parte dei monti Zagros, al confine con l'Iran, una frazione dell'altopiano curdo verso la Turchia e del deserto dell'Arabia. 
La Mesopotamia è una zona depressionaria molto vasta che occupa più della metà del paese, ove i fiume Tigri e Eufrate hanno riversato parte delle loro alluvioni, modificando profondamente la morfologia del territorio. 
Il Tigri e l'Eufrate, che nascono nell'Armenia, dopo aver attraversato il paese da nord a sud, confluiscono a Qurna, formando lo Shatt al Arab che sfocia nel golfo Persico. Rilevanti anche i due grossi affluenti del Tigri, il Piccolo e Grande Zab. I fiumi sono soggetti a piene eccezionali, specialmente il Tigri, e i loro corsi d'acqua sono costeggiati da regioni paludose. 
La parte meridionale del paese ha clima desertico, con temperature molto elevate (la zona attorno al golfo Persico è tra le più calde della terra). 
La capitale è Baghdad, importante centro economico, culturale, amministrativo e industriale. 
Al centro del paese sorgono Kerbe, la città santa dei musulmani sciiti, e Najaf. 
La seconda città del paese è Bassora, principale porto dell'Iraq alla confluenza di Tigri ed Eufrate. 
L'agricoltura occupa ben il 20,5% della popolazione attiva che coltiva frumento, orzo, riso, mais. Destinati al consumo interno sono ortaggi (pomodori, fagioli, fave, cipolle) e frutta (uva, mele, agrumi); particolarmente importanti sono i datteri che crescono soprattutto nella cosiddetta bassa Mesopotamia e di cui l'Iraq è anche esportatore. 
Coltivate su scala più vasta si annoverano alcune piante che alimentano l'industria alimentare, come il sesamo e il lino (oleifici), la canna e la barbabietola da zucchero (zuccherifici) e il tabacco. Diffusa anche la coltivazione del cotone. 
Scarsa importanza ha la pesca, confinata solo nelle zone lungo lo Shatt-al Arab. 
La principale ricchezza dell'Iraq è il petrolio, di cui è il terzo produttore fra i paesi del Medio Oriente. 
I giacimenti sono nella zona di Kirkuk e in quella di Bassora, mentre le raffinerie sono presso le città di Baghdad, Kirkuk, Mosul, Haditka. Parte del greggio viene trasportata a Tripoli, a Banias e al litorale turco (Dortyol). 
Nel settore industriale, prevalente è l'industria petrolifera, ma degni di nota sono anche l'industria tessile (filati e tessuti di cotone, lana, fibre artificiali), quella chimica (fertilizzanti) e, come già detto in precedenza, quella alimentare. Da ricordare sono inoltre alcune lavorazioni artigianali dell'argento, del rame e del cuoio. 
STORIA L'Iraq attuale è costituito dall'antica Mesopotamia, culla delle civiltà dei sumeri, degli accadi, dei babilonesi e degli assiri. All'inizio del III sec. d. C. i Sassanidi dominano il paese, seguiti dagli arabi che s'impadroniscono della regione nel VII sec.; sotto gli Omayyadi, l'Iraq è il teatro delle loro lotte con gli Alidi (morte di Hussein a Karbala nel 680). Agli Omayyadi succedono gli Abbasidi (750-1258). Essi fondano Baghdad, conquistata nel 1055 dai turchi Selgiuchidi, distrutta dai mongoli nel 1258 e saccheggiata da Timur Lang (Tamerlano) nel 1401. 
A questi secoli di lotte e invasioni pone fine la dominazione degli ottomani che all'inizio del XVI sec. conquistano l'Iraq. 
Durante la prima guerra mondiale la Gran Bretagna occupa l'Iraq e con i cambiamenti successivi alla pace l'emiro Faysal diventa re dell'Iraq (1921-1933). 
Nel 1925 la provincia di Mossoul è assegnata all'Iraq e nel 1930 il trattato anglo-iracheno accorda un'indipendenza nominale all'Iraq. 
Durante la seconda guerra mondiale gli inglesi occupano Baghdad e i reggenti Abd al-Ilah e Nur¿Ì¿ al-Sa¿Ì¿d restano fedeli agli interessi britannici. Nel 1958 il generale Kassem guida un colpo di stato e proclama la repubblica. Nel 1961 esplode la ribellione dei curdi e nel 1963 Kassem è rovesciato da Abdul Salam Aref. Nel 1968 con un colpo di stato militare il partito Baath prende il potere e Ahmad Hasan al-Bakr diventa presidente della repubblica. Nel 1979 Saddam Hussein diventa presidente della repubblica e l'anno dopo l'Iraq attacca l'Iran (guerra Iraq-Iran); la sanguinosa guerra termina solo otto anni dopo. 
Nell'agosto 1990 l'Iraq invade e annette il Kuwait e si rifiuta di ritirarsi malgrado la condanna dell'ONU Nel 1991 allo scadere dell'ultimatum fissato dall'ONU, la forza multinazionale, spiegata nella regione del Golfo e guidata dagli Stati Uniti, attacca l'Iraq (17 gennaio) e libera il Kuwait (28 febbraio). Le rivolte dei sciiti e dei curdi vengono violentemente represse. Viene individuata una zona di interdizione aerea, nel nord del paese, per proteggere i curdi. 
Nel 1992 viene definita al sud un'altra zona di interdizione, per proteggere gli sciiti. Il potere centrale si trova in tal modo privato, di fatto, della propria autorità su metà del territorio. Nel 1994 l'Iraq riconosce ufficialmente l'indipendenza del Kuwait, ma non ottiene alcun alleggerimento dell'embargo economico imposto dall'ONU nel 1990. Nel 1995 dopo una grave crisi politica interna, S. Hussein fa approvare, mediante il ricorso a un referendum, la sua permanenza alla guida dello stato per un altro mandato di sette anni. 
Abitanti-20.449.000 
Superficie-434.924 km2 
Densità-47 ab./km2 
Capitale-Baghdad 
Governo-Repubblica presidenziale 
Moneta-Dinaro iracheno 
Lingua-Arabo, curdo 
Religione-Musulmana sciita e sunnita 


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