Enciclopedia

Ivan IV il Terribile (Mosca 1530-1584) Gran principe di Mosca (1533) e primo zar di Russia (1547). Succedette a Basilio III ancora bambino, sotto la reggenza della madre Elena, alla cui morte rimase sotto la tutela della duma (assemblea) dei boiari (famiglie dei Glinskij, dei Belskij e dei Sujskij), le cui rivalità lo impressionarono e nel corso degli anni fecero crescere in lui un desiderio di vendetta che assunse successivamente aspetti tali da giustificare il soprannome di Terribile con il quale è passato alla storia. Nel 1547 divenne zar e per dodici anni esercitò il potere con la collaborazione di un consiglio privato (rada). Fu un periodo di equilibrio, caratterizzato anche dall'influenza benefica della principessa Anastasia Romanov, che lo zar aveva sposato. Ivan si sforzò di creare un governo non soggetto al controllo della grande aristocrazia: migliorò leggi, formò organi eletti dalla popolazione, organizzò il primo nucleo di soldati permanenti (gli streltzi) e riorganizzò la chiesa cercando sostegno in elementi vicino a essa (concilio del 1551). Nel 1552 iniziò le grandi spedizioni verso l'esterno: distruzione del canato musulmano di Kazan; il Volga divenne fiume russo; nel 1554 Astrachan fu conquistata; guerra in Livonia contro la Svezia e la Lituania, per espandersi verso gli Urali e la Siberia. L'inizio delle guerre livoniche e la morte della principessa Anastasia (1560) furono però la causa di una grave crisi e il preludio del periodo tirannico (1564). Ivan lottò spietatamente contro i boiari, i rappresentanti della chiesa e l'aristocrazia, instaurando un nuovo regime di terrore: in preda a una follia di persecuzione, distrusse città (Novogorod nel 1570), fece decapitare oppositori, annunciò di voler fuggire in Inghilterra dopo aver lasciato il potere a uno zar fantoccio e nel 1581 uccise il figlio maggiore. Tra il 1582 e il 1583 abbandonò la Livonia alla Polonia e la regione di Narva alla Svezia, rinunciando definitavamente ad aprire alla Russia uno sbocco sul Baltico. Le riforme di Ivan modificarono profondamente l'assetto sociale del paese: anche se il suo tentativo di espandersi ebbe scarsi successi, iniziò la penetrazione russa in Siberia, destinata negli anni a svilupparsi sempre di più; il suo tentativo di limitare i poteri della grande aristocrazia ne fa un sovrano relativamente moderno. Per questi motivi, nonostante gli atti di crudeltà, riscuote le simpatie degli storici e degli artisti moderni sovietici. 


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