Enciclopedia

lassìsmo, sm. Corrente sviluppatasi nell'etica cattolica nel XVII sec. allorché l'obbligo di seguire un principio morale si frammentò in una vasta casistica di comportamenti esteriori cui ci si poteva adeguare per il raggiungimento della salvezza. Tra le varie tendenze, il lassismo si distinse come quella più lassa poiché ammetteva la possibilità di sfuggire alla legge morale nel caso vi fosse una pur debole probabilità che la legge stessa non esistesse. Fu sostenuta principalmente dai gesuiti e tra i suoi rappresentanti si possono annoverare F. Amico, E. Bauny, A. Escobar, V. Filuicci. Attaccato dai giansenisti (tra cui B. Pascal che scrisse le Lettere provinciali nel 1656-1657), fu condannato dai papi Alessandro VII nel 1665 e 1666 e da Innocenzo XI nel 1679. ~ permissivismo, tolleranza. <> rigore, rigidità. 


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