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Livórno Città (comune di 105 km2 e 170.000 ab., CAP 57100, TEL. 0586) capoluogo di provincia della Toscana occidentale. È il porto principale della Toscana sul mar Tirreno, soprattutto a uso militare, e sede dell'Accademia Navale. Ha industrie metalmeccaniche, siderurgiche, chimiche, cantieristiche, alimentari, del vetro, della ceramica e del legno. Alle origini fu un villaggio di pescatori, fu sottomesso ai marchesi di Toscana e passò poi all'Opera del duomo di Pisa (XII sec.), a Genova (1406) e a Firenze (1421). Cosimo de' Medici, nel 1530, decise di farne il principale porto dello stato. Al termine dei lavori (1618) la città ebbe un periodo di grande prosperità, che durò per tutto il XVIII sec., essendo anche stata dichiarata porto franco. Annessa nel 1860 al regno d'Italia, le fu tolto il porto franco e iniziò la sua decadenza. Nel 1921 vi ebbe luogo il congresso di fondazione del Partito comunista d'Italia. Tra i monumenti vi sono il duomo (XVI sec.), la Fortezza Vecchia (1521-1534) e la Fortezza Nuova (1590), il palazzo del Museo Civico, il monumento ai Quattro Mori (1607-1624) e il Cisternone (1829-1842). 
Provincia di Livorno 
(1.200 km2, 340.000 ab.) Si estende su una fascia costiera che si affaccia sul mar Tirreno e comprende le maggiori isole dell'arcipelago Toscano (Capraia, Elba, Gorgona, Montecristo e Pianosa). Vi sono coltivati uva, cereali e ortaggi. Sono praticati l'allevamento bovino, la pesca e il turismo balneare. I principali centri industriali, con industrie siderurgiche, metalmeccaniche, chimiche, del vetro, cantieristiche, chimiche e alimentari, sono Livorno, Cecina, Piombino, Portoferraio e Rosignano Marittimo. 


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