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Maceràta Città (45.000 ab., CAP 62100, TEL. 0733) delle Marche e capoluogo di provincia, a 315 m sul livello del mare. È sede di industrie meccaniche, tessili, alimentari e di mobilifici. Dapprima libero comune, di parte ghibellina, entrò a far parte dello Stato Pontificio e divenne sede vescovile. Nel 1860, dopo la battaglia di Castelfidardo, entrò a far parte del regno d'Italia. Sede di università sin dal medioevo (facoltà di Giurisprudenza) e dell'Accademia dei Catenati, fondata nel 1574. Le mura, del XV sec., circondano il nucleo storico con strade concentriche. I principali monumenti sono la chiesa di Santa Maria della Porta, con portale del 1340, la loggia dei Mercanti e il palazzo della Prefettura del XVI sec. Di interesse lo Sferisterio di L. Alendri (1820-1829). 
Provincia di Macerata 
(296.000 ab., 2.774 km2) Prevalentemente montuosa, è percorsa da strette valli, con fiumi a carattere torrentizio e si estende dall'Appennino umbro-marchigiano al mare Adriatico. I centri principali sono Camerino, Civitanova Marche, Recanati e Tolentino. Le principali attività sono l'agricoltura, con la coltivazione di cereali, legumi, vite e olivi, la pastorizia e la pesca costiera. Poche le industrie, alimentari e della carta. 


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