Enciclopedia

Mallarmé, Stéphane (Parigi 1842-Valvins 1898) Poeta francese, iniziatore del movimento simbolista. Di famiglia di impiegati, perdette la madre a cinque anni. Dopo gli studi secondari, ottenne un piccolo impiego statale. Nel 1862 si recò in Inghilterra per perfezionarsi nelle lingua inglese. In seguito insegnò l'inglese a Tournon, a Besançon (1866), ad Avignone e infine a Parigi (1871). Intanto aveva pubblicato nel 1866 le prime poesie sul Parnasse contemporain. A Parigi entrò in contatto con i poeti parnassiani. Nel 1874 si trasferì in rue de Rome dove riceverà, ogni martedì a partire dal 1880, un gruppo crescente di amici e di discepoli (tra i quali P. Claudel, A. Gide, P. Valéry, J. Laforgue, H. de Régnier e M. Barrès) che lo consideravano un maestro. Fu influenzato profondamente dalla poesia di C. Baudelaire, di E. A. Poe e di T. Gautier e sviluppò una poetica nuova, capace di eliminare dal linguaggio ogni traccia di materialità, fondendo poesia e indagine filosofica. Il poema Erodiade (1869) è considerato il capolavoro della scuola parnassiana. L'egloga Il pomeriggio di un fauno (1876), che ispirò l'ammirevole Preludio di C. Debussy, costituisce il punto di partenza della poesia simbolista, che influenzò tutta la poesia europea successiva. Altre opere importanti sono le Poesie (1887), Divagazioni (1897) e Un colpo di dadi non abolirà mai il caso (1897). La lingua di Mallarmé è una lingua difficile, lontana dal banale e dall'ordinario sia per i vocaboli che per la costruzione, talvolta irta di simboli, seducente per gli iniziati ma che rischia di restare incomunicabile per il grande pubblico. 


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