Enciclopedia

Mansfield, Katherine (Wellington, Nuova Zelanda 1888-Fontainebleau 1923) Pseudonimo di Kathleen Mansfield Beauchamp Murry. Scrittrice neozelandese. Figlia di un uomo d'affari benestante, trascorse la fanciullezza a Karori, presso Wellington (gli avvenimenti di quel periodo saranno da lei rievocati nel bellissimo racconto Preludio, del 1917). Nel 1903 la famiglia si recò a Londra per iscrivere Kathleen e le sorelle al Queen's College, la prima istituzione inglese fondata appositamente per l'istruzione superiore delle ragazze. Tornò in patria quattro anni dopo, nel 1906. A quel tempo Kathleen aveva già scritto numerose poesie e racconti; dopo aver provato con vari pseudonimi, adottò quello di Katherine Mansfield. Nel marzo del 1907 la madre diede una festa nel giardino della loro casa di Wellington. Un incidente stradale accaduto a un vicino che abitava in un quartiere povero vicino quasì guastò l'atmosfera festosa della giornata. L'avvenimento servì come base del racconto The garden party. Nel 1908 tornò a Londra decisa ad affermarsi come scrittrice. Da allora non tornò più in Nuova Zelanda. Nel 1909 sposò improvvisamente G. C. Bowden, un insegnante di canto, ma il matrimonio si rivelò subito infelice. Seguì un'ulteriore storia d'amore con esito ugualmente infelice, a seguito della quale si trasferì per un certo periodo in Baviera. L'esperienza tedesca servì a raccogliere i materiali per la serie di racconti intitolata In una pensione tedesca. Nel 1911 tornò per breve tempo a vivere con Bowden, che la mise in contatto con A. R. Orage, editore del periodico di avanguardia The new age, sul quale pubblicò numerosi racconti. Nel 1911 conobbe il critico John Middleton Murry, del quale si innamorò e che sposò nel 1918, quando ebbe ottenuto il divorzio dal primo marito. Con questo matrimonio, entrò a far parte del circolo letterario frequentato da Virginia Woolf e da D. H. Lawrence. In seguito, i rapporti con Lawrence si guastarono. Nell'ottobre 1915, il fratello minore di Katherine, da lei molto amato, moriva sul fronte della prima guerra mondiale. Fu l'occasione per cercare di rievocare la fanciullezza in Nuova Zelanda: in questo periodo compose i suoi racconti migliori. Ammalatasi di tubercolosi, dal 1915 cercò la guarigione nel sud della Francia. Fu stroncata dal male a soli trentacinque anni. Tra le opere, Non parlo francese (1918), Beatitudine e altri racconti (1920) che segnò la sua affermazione come scrittrice, Il nido della colomba (1923) e La festa in giardino (1922). Lasciò, inoltre, la raccolta di liriche Poesie (1923), il Diario (1927) e le Lettere (1934), questi ultimi pubblicati postumi. La festa in giardino, che permette di apprezzare la grande sensibilità, la capacità di analisi, l'intelligenza e la finezza dell'autrice, è considerato il suo capolavoro. La Mansfield si dimostra maestra dell'arte di raccontare, con la sua capacità di rappresentare un personaggio attraverso la descrizione di un momento decisivo. 


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